SLOW FOOD DAY PER NON DISPERDERE IL GRANDE PATRIMONIO PER LE GENERAZIONI FUTURE

Festeggiata il 18 giugno a Modica  nell’atrio comunale la prima giornata Sloww food. Non dimenticare e non disperdere il grande patrimonio rurale che da sempre l’uomo ha costruito per se stesso a memoria delle generazioni future è stata la parola d’ordine della giornata. Durante lo Slow Food Day le Condotte, rappresentanze locali dell’associazione, hanno organizzato una serie di attività sul territorio per coinvolgere le popolazioni locali e promuovere le numerose attività di Slow Food, per la salvaguardia del patrimonio enogastronomico italiano Produttori modicani e appassionati del genere si sono dati appuntamento per ribadire il concetto dello slow food che come dice il presidente della condotta di Modica Sergio Savarino “si basa sul recupero del tempo come valore, e sull’importanza dei rapporti di solidarietà e promiscuità che diventano occasione per fare eccellenze nella vita di ognuno. Valorizzare e promuovere i preziosi prodotti locali come il latte modicano, la cipolla di Giarratana e la salvaguardia dell’asino ragusano sono i nostri obiettivi”. L’occasione è stata perfetta per presentare A cena sull’altopiano, 52 menù della cucina tradizionale iblea una particolare raccolta di menù tipici curati dalla studiosa Maria Grazia Calabrese. Enrica Guerrieri, presidente dell’associazione Oltre la luna, ha condotto con mano i presenti all’incontro nei capitoli del particolare libro della Calabrese: “leggere questo libro è occasione per ritrovare la descrizione delle emozioni e degli entusiasmi provati grazie ad una nuova voglia di misurarsi, di rimettersi in gioco e di verificare le proprie capacità su territori sconosciuti. Il testo calza a pennello in una giornata come questa perché la raccolta punta sul perfetto equilibrio tra l’esigenza del nutrimento e la soddisfazione del gusto”. ”Sono sempre più convinta che dedicarsi alla cucina sia un esercizio salutare – afferma la scrittrice – toccare il cibo, tagliarlo, modificarlo e ripercorrere i riti familiari diventa un tutt’uno. Il nesso tra Slow food e la mia raccolta di menù sta nel modo di intendere il cibo che è cultura e in quanto tale ha una profonda valenza sociale e di relazione”. Nell’ambito dello Slow food day uno spazio particolare è stato dedicato al progetto G.A.S.P.  come ha spiegato Alessandra Barone in forze al dipartimento di salute mentale di Modica: “il  G.A.S.P è un gruppo di acquisto solidale  formato da un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune da ridistribuire tra loro. Si definisce solidale perché decide di utilizzare  il concetto di solidarietà come criterio guida nelle proprie attività. Il nostro G.A.S diventa poi occasione per offrire agli utenti afferenti al centro Diurno del DSM di Modica una occasione di sempre maggiore inclusione sociale”. Ha chiuso la serata l’intervento di Giovanna Tona e Maria Luisa De Simone in rappresentanza del Movimento in difesa del cittadino che hanno presentato il progetto Stili di vita. Si tratta di un progetto che parte dalla regione e che coinvolge i ragazzi dai 6 ai 14 anni mirato a responsabilizzare bambini e adolescenti rispetto a tematiche come l’alcool e l’uso di droghe leggere ma soprattutto mirato al dialogo e all’incontro con loro. Molto toccante infine la testimonianza di un uomo affetto da sclerosi multipla che ha voluto sottolineare con una poesia scritta di suo pugno l’importanza di percorrere la vita in semplicità e sui sentieri dell’ascolto di se stessi e delle cose che ci circondano. 

 

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