SFIGMO E FONENDO

Se avete il diabete spesso tra gli esami troverete l’HbA1c o Emoglobina glicata ed è importante sapere cosa vuol dire per la gestione della vostra patologia e quindi per il vostro stato di salute, tenuto conto delle complicanze, anche importanti, che il diabete può portare con se.

L’emoglobina dà il colore rosso al nostro sangue, si trova dentro i globuli rossi e si impregna di zucchero cioè di glucosio che è quello che si misura con la glicemia; quindi più glucosio in circolo,maggiore impregnazione e minore capacità del sangue di ossigenare i tessuti.

Quindi valori elevati di HbA1c, minore controllo della glicemia o meglio glicemia più altalenante e meno controllata e maggior possibilità di quelle complicanze che rendono temibile il diabete; siccome la vita dei globuli rossi è lunga 2 o 3 mesi, la determinazione della glicata indica l’andamento medio delle glicemie degli ultimi due o tre mesi ed in pratica indica il giusto o meno compenso del vostro diabete.

Quindi è un spia importante di come trattate il vostro diabete, avere la glicata alta è un avviso di pericolo in quanto è come redigere un diario glicemico costante per due o tre mesi; se c’è una glicemia alta dopo un errore alimentare o uno stravizio non se ne trova traccia nella glicata, mentre una glicata alta indica abusi più frequenti e costanti e quindi un minore controllo della glicemia.

Questo non significa che occorre sostituire il monitoraggio che il Medico prescrive ma la glicata ne studia la qualità e quando è alta è sicuro che il diabete è stabilmente fuori controllo.

Chi deve controllare e quando la glicata?

Il diabetico insulino-trattato conosciuto meglio come diabete di 1° tipo deve controllare la glicata ogni sei settimane mentre il diabetico di tipo 2, quello non insulino trattato come si preferisce dire ora, può controllarla ogni tre mesi ed anche ogni sei mesi se i valori sono stabilmente vicino al 6%.

La normalità sono infatti valori di glicata del 6% e direi fino al 7% sono valori accettabili, mentre oltre il 9% deve suonare l’allarme controllo della glicemia e della propria terapia; la glicata proprio per le sue caratteristiche non descrive le variazioni glicemiche giornaliere e non dà informazioni sulle ipo e sulle iperglicemie, quindi non sostituisce ma integra il diario glicemico.

Possono esserci dei valori falsamente aumentati in caso di ridotta funzionalità renale, di assunzione eccessiva di alcool, di anemia da carenza di ferro e per alcuni farmaci quali antibiotici o aspirina, mentre in gravidanza, nelle anemie ereditarie ed in caso recenti trasfusioni si possono avere dei valori falsamente diminuiti.

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