SFIGMO E FONENDO

I diverticoli del colon sono delle  “erniazioni” o estroflessioni della parete del colon che si formano in zone di minore resistenza della stessa;la prevalenza dei diverticoli aumenta con l’età e sopra i 70 anni incide per il 50%. Non sempre però la diverticolosi del colon si manifesta con sintomi cioè con la malattia diverticolare che interessa per lo più il sigma e il colon discendente; la diagnosi è spesso “occasionale” riscontrandosi la presenza degli stessi durante una radiografia o una colonscopia, magari effettuata per altri scopi dato che spesso i diverticoli si accompagnano, pur senza esserne la causa, alla sindrome dell’intestino irritabile o alla stipsi funzionale.

La malattia diverticolare può avere una manifestazione clinica di severità variabile, la diverticolite, che si manifesta con dolore addominale, stipsi o diarrea, nausea e/o vomito e può anche, se non riconosciuta portare ad un quadro di peritonite, legata o all’infiammazione o alla perforazione di un diverticolo.

La diagnosi si basa sul sospetto clinico  e sull’effettuazione di una Rx in bianco dell’addome e di una TAC;la diagnosi differenziale si pone con il cancro del colon, che in genere viene scoperto dalle indagini fatte dopo un primo episodio di diverticolite, ma sopratutto con le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, quali la rettocolite ulcerosa o il morbo di crohn.

La terapia della diverticolosi e della malattia diverticolare non complicata non è standardizzata e non esistono studi clinici controllati che abbiano confrontato terapie mediche con il placebo;nella routine ambulatoriale si tende ad utilizzare ciclicamente un antibiotico (rifaximina) che mantiene “pulito” il colon e si invita il paziente ad avere una dieta più ricca di fibre e a mantenere l’alvo il più regolare possibile, cioè a trattare la stitichezza per avere evacuazioni regolari e con feci non dure. Si usano anche dei fermenti lattici e degli antispastici al bisogno così come possono trovare indicazione farmaci che di norma (mesalazina) si usano nelle malattie infiammatorie intestinali.

Si tratta comunque di una affezione comune,spesso asintomatica,dal riscontro occasionale e che non deve, tranne nelle acuzie, determinare preoccupazioni particolari nei pazienti; dopo un primo episodio di diverticolite però l’attenzione alle norme dietetiche e terapeutiche deve essere posta proprio per evitare ricadute e complicazioni.

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