SFIGMO E FONENDO

Lo scorso 4 Febbraio si è celebrata la Giornata Mondiale contro il Cancro 2013, che ha rappresentato l’occasione per parlare in maniera collettiva della malattia e per migliorarne le conoscenze. Si è posto l’accento su quattro falsi miti che gravano sulla malattia.

1° mito: Il cancro è solo un problema di salute:non è vero, infatti il cancro ha implicazioni sociali, economiche e di sviluppo ed anche valenze che riguardano i diritti umani se solo si considera che il 47% dei casi di cancro e il 55% delle morti per esso avvengono nei paesi in via di sviluppo. Se questo trend non cambia i casi sono destinati ad aumentare di oltre l’80%,minacciando la crescita di questi paesi essendo il cancro sia causa che conseguenza della povertà;le famiglie infatti perdono la possibilità di guadagno e dall’altro lato si impoveriscono per i costi delle cure. La povertà spesso si associa all’ignoranza e quindi limita la diagnosi precoce ed inoltre c’è anche una notevole differenza di genere,in quanto i tumori della sfera femminile (mammella ed utero) sono i più presenti nei paesi in via di sviluppo.

2° mito: Il cancro è una malattia dei paesi ricchi,sviluppati e anziani:non è vero, infatti è una epidemia globale che coinvolge ogni gruppo d’età e socio-economico. In atto si muore più di cancro che di AIDS, Tubercolosi e malaria messi insieme e come già detto nei paesi più poveri i numeri del cancro sono enormemente più grandi. Viceversa l’accesso alla più corretta terapia del dolore è proprio dei paesi più ricchi dove si consuma oltre il 90% degli analgesici oppiacei.

3° mito: Il cancro è una condanna a morte: non è vero infatti una diagnosi precoce permette a moltissime persone di essere efficacemente curate, tanto che oggi negli USA circa 12 milioni di persone convivono con il cancro. Nelle nazioni che hanno adottato programmi di screening ad esempio per il tumore della mammella la mortalità è diminuita del 30% circa e ancora l’introduzione del Pap Test ha ridotto di oltre il 50% la mortalità per tumore del collo dell’utero.

4° mito: Il cancro è il mio destino: non è vero infatti le politiche di screening e la promozione di stili di vita corretti tra i quali l’abolizione del fumo,dell’abuso di alcool, la dieta sana e la giusta attività fisica riducono certamente la frequenza di tutti i tumori. Spicca tra tutti comunque l’abolizione del fumo che è collegato al 71% di tutti i tumori del polmone (e qui emerge uno Stato come il nostro monopolista dei tabacchi da una parte ed educatore agli stili di vita più corretti dall’altra con in mezzo le risorse enormi spese per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori provocati dal fumo). Oltre allo stile di vita personale anche il controllo ambientale e l’esposizione ad inquinanti cancerogeni, che si possono e si devono evitare, possono giustificare la falsità di questo mito. Il cancro non è un destino in un ambiente più salubre.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it