S.GIUSEPPE ULTIMO ATTO

Si sono ufficialmente spenti i riflettori su S. Giuseppe a S. Croce Camerina. Con il rimpianto di chi desidererebbe che questo periodo di festività duri di più, i santacrocesi hanno salutato questa tradizione indelebile con la ricollocazione nel proprio altare del simulacro del Santo. Se, infatti, i festeggiamenti erano iniziati con la “Scinnuta”, adesso i ragazzi della Parrocchia si sono prodigati affinchè il tutto ritorni a posto. 

Paolo Urso, Vescovo della Diocesi di Ragusa, ha presenziato la celebrazione in onore di S. Giuseppe. Nella sua omelia ha esaltato la figura di S. Giuseppe, uomo giusto e sposo premuroso di Maria. Dopo il saluto al Sindaco e a tutte le autorità presenti, il Vescovo ha ricordato che questo giorno coincideva con la prima celebrazione di Papa Francesco. Ma il pensiero è andato anche al Papa Emerito, Benedetto XVI. Il Vescovo Urso ha poi esaltato la figura paterna di S. Giuseppe. La genitorialità scaturisce dall’esser guida stabile e forte per i propri figli, anche se non si è padri fisicamente. La Festa di S. Giuseppe è occasione per la santificazione di tutti i padri e, dunque, anche dei sacerdoti della nostra Chiesa. 

Il Vescovo Urso ha poi esposto ai fedeli che gremivano la Chiesa Madre di S. Croce Camerina una riflessione che verteva sul “silenzio” di S. Giuseppe. Il Vescovo ha fatto notare che le sacre scritture non riportano nessuna parola pronunciata dal padre putativo di Gesù. Questo silenzio, però, non è vuoto. E’, invece, il presupposto necessario per comprendere il cammino che Dio ha scelto per noi. Un silenzio che tutti noi dovremmo ricercare e dobbiamo pregare S. Giuseppe affinchè ci guidi in questo percorso che ci condurrà a comprendere il disegno che Dio ha stabilito per ognuno di noi. 

Al termine della Santa Messa i fedeli hanno salutato S. Giuseppe tornato nuovamente alla sua nicchia originaria accompagnato dalla tradizionale Fanfara scandita dai componenti del Corpo Bandistico “Risveglio Kamarinense”. Un ultimo saluto a questo periodo di festa è stato dato dai Santacrocesi con tante lanterne che, puntellando il cielo del paesino, hanno concluso il periodo più bello dell’anno. 

 

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