REGISTE E ATTRICI, NUOVI TALENTI SUL PALCO «BASTA CLASSICI, RACCONTIAMO L’ITALIA VERA»

A farla conoscere al grande pubblico è stata Ondina Peteani, la staffetta partigiana al centro del suo primo spettacolo, “È bello vivere liberi” (vincitore del premio Scenario per Ustica nel 2009). Con La semplicità ingannata. Marta Cuscunà, classe 1982, autrice e regista, menzione speciale come attrice emergente al Premio Duse 2012, ha aggiunto un nuovo capitolo al suo percorso di indagine sulle resistenze femminili raccontando la monacazione forzata nel Cinquecento, antica usanza famigliare di costringere le figlie più difficili da accasare a intraprendere la via del convento, per risparmiare sulla dote. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne, liberamente ispirato alle vicende delle Clarisse di Udine.  «Oggi c’è un bisogno estremo di parlare di resistenze femminili ? spiega  l’attrice-autrice, perché nella nostra società la figura femminile è al centro di molte contraddizioni: da un lato servono le quote rosa per garantire la presenza minima delle donne in politica; dall’altro proprio le donne sono al centro della vita mediatica in quanto merce di scambio tra politici e imprenditori corrotti…». Marta appartiene alla schiera delle «artigiane» che il teatro lo scrivono, dirigono e interpretano intrecciando drammaturgia e memoria, impegno e politica, ragione e sentimento.

La Cuscunà sara à a Vittoria il 9 febbraio, Teatro Comunale

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it