Quando Battiato era un calciatore del Riposto

Una delle sue passioni più profonde di Franco Battiato è stata il calcio. Da giovane ha militato in alcune squadre minori siciliane. Il grande cantautore si è espresso poche volte sul calcio e sullo sport in generale, in una di queste nel 1997 alla Gazzetta dello Sport ha raccontato il suo amore per il gioco. "Io interista? No. Simpatizzo per le squadre che giocano bene: formazioni senza fuoriclasse, ma che hanno un'anima. Da ragazzo giocavo nel Riposto, espressione di un paese tra Catania e Taormina. Arrivammo in Promozione, ma la società rinunciò per motivi economici. Tutti parlavano del centravanti della Massiminiana di Catania. Dicevano: 'Farà grandi cose'. Si chiamava Pietro Anastasi. Ero mediano e mi ritrovai ad agire come libero. Un ruolo nuovo, per l'epoca. Credo di essere stato uno dei primi liberi siciliani. In senso temporale, intendo". Il popolare cantautore ha raccontato anche alcuni aneddoti. 

"Ad Acireale, ultima partita di campionato. Noi primi in classifica, senza la macchia di una sconfitta. Inchiodammo gli avversari nella loro area, ma non c'era verso di segnare: pali, traverse, deviazioni. Io passai il tempo a grattarmi le caviglie sulla linea di centrocampo. All'ultimo minuto l'ala destra dell'Acireale partì in contropiede ed effettuò un cross per l'ala sinistra. Intercettai maldestramente il passaggio e spedii la palla all'incrocio. Un autogol meraviglioso. E rammento un attaccante del Taormina, specialista nel fare gol dalla bandierina del calcio d'angolo. Impressionante: il colpo gli riusciva una volta a partita». 

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