Primo maggio in arte. E c’è pure Luca Zingaretti. Oggi il finiassage della mostra di Franco Polizzi al Silva Suri Museum

RAGUSA – Primo maggio in arte a Ragusa. E’ stato infatti spostato ad oggi primo maggio il finissage della mostra “Polizzi. Visione luce, 1974 – 2019” del pittore siciliano Franco Polizzi, allestita presso i suggestivi spazi del SilvaSuri Museum di Marina di Ragusa, su progetto e cura di Elisa Mandarà, organizzazione di Salvatore Tumino. Visto il successo di visitatori e critica ottenuto durante la mostra, si è deciso di prevedere un’apertura straordinaria in occasione del primo maggio, facendolo coincidere con il finissage.

Nelle ultime settimane un parterre eccezionale ha visitato la mostra, a partire dal presidente nazionale dell’Unicef, Francesco Samengo, venuto a ringraziare l’artista e l’organizzatore per aver scelto di devolvere l’intero ricavato del catalogo alle principali emergenze rilevate dal Rapporto sull’intervento umanitario (“Humanitarian Action for Children”) dello scorso gennaio.

Ieri mattina artista e curatrice sono stati raggiunti da Luca Zingaretti, in provincia per le riprese dei nuovi episodi de “Il Commissario Montalbano”. L’attore, accompagnato dalla moglie, l’attrice Luisa Ranieri, ha beneficiato di una visita a porte chiuse della mostra, avendo espresso il desiderio “di perdersi nei quadri di Franco Polizzi”, di cui Zingaretti è estimatore da tempo, senza il clamore che normalmente accompagna le sue frequenti apparizioni nel ragusano.

Lunghe passeggiate tra le opere di Polizzi sono state quelle di Bruno Ficili, illustre operatore di pace, più volte candidato al Premio Nobel per la pace. Dalla sua visuale letteraria di fine intellettuale, Ficili ha accostato le atmosfere polizziane alla poesia di Mallarmé e alla pagina dell’Infinito leopardiano.

Una festa dell’arte, in particolare, è stato il lungo pomeriggio coi maestri del Gruppo di Scicli, Franco Sarnari, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro. Gli artisti, eccezionalmente di nuovo insieme dopo la scomparsa dolorosa di Piero Guccione e in attesa dell’imminente arrivo da Parigi di Sonia Alvarez, hanno omaggiato il lavoro dell’amico e collega Franco Polizzi e colto l’occasione per intavolare lunghe conversazioni sulla pittura e sullo stato dell’arte.

Un corale consenso dei colleghi pittori è arrivato alla felice selezione dei lavori in mostra, che seguono il percorso di Franco Polizzi nel tempo, partendo da quattro oli neri datati 1974-1975, realizzati dall’artista quando era studente presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, opere sensibili dei fermenti della contestazione studentesca e di riferimenti culturali amati dall’artista in questa prima fase della sua opera, come Richter e Rothko.

L’esposizione si sviluppa in un itinerario nella ricerca della luce, del colore, della materia, fino ai superbi inediti firmati nel 2018 e nel 2019, il potente olio “L’oro inedito”, la magistrale orchestrazione di piani, spazi, luci e colori nel “Cielo e le case di Sampieri”, le geometrie mediterranee risolte in una volontà d’astrazione in “Segreto”.

Un interesse pure cinematografico è stato riservato alla mostra di Polizzi dal regista Vito Zagarrio, che sta concretizzando il progetto di un docufilm dedicato proprio al maestro siciliano.

Infine il giovane filmmaker Angelo Piccione, già premiato al Giffoni Film Festival, ha girato le immagini che serviranno a realizzare un video, su progetto della curatrice Mandarà, dedicato proprio alla mostra realizzata al SilvaSuriMuseum, un vero e proprio viaggio nell’evoluzione del suo genio creativo tra oli, disegni e pastelli, per un totale di quasi 100 opere. Dalla prima arte degli anni ’70, quando quattro oli di un giovane Polizzi furono selezionate ed esposte alla X Quadriennale di Roma del 1975, alle successive stagioni creative fino ai giorni nostri. Quarantacinque anni di vita e di produzione, ripercorrendo tutte le tappe artistiche del maestro.

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