È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PORTI, DAL CNEL TRE PROPOSTE DI LEGGE PER LA RIFORMA DELLA LOGISTICA
16 Set 2019 12:39
ROMA (ITALPRESS) – Sono state annunciate in Aula alla Camera tre proposte di legge del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro per la semplificazione normativa del sistema della logistica italiana, attualmente frammentata.
I testi rappresentano il risultato finale di un lungo ciclo di audizioni svolte a Villa Lubin su formale istanza di Confetra – la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica rappresentata nell’Assemblea del CNEL dal consigliere Nereo Marcucci – con 4 Pubbliche Amministrazioni, 25 associazioni di categoria e 4 organizzazioni sindacali del settore, per elaborare un testo organico in grado di superare le criticità che determinano l’appesantimento operativo della supply chain italiana ed eliminare i colli di bottiglia in tutto il processo operativo dall’arrivo-partenza della merce fin dal ritiro-consegna, focalizzando l’attenzione sui flussi di import-export che sono quelli oggi maggiormente problematici nella competizione internazionale.
“Modifiche alla legislazione vigente per la semplificazione e la competitività del sistema della logistica italiana delle merci”, “Delega al Governo per il riordino e la semplificazione della disciplina afferente il sistema della logistica delle merci” e “Modifiche all’articolo 1 del decreto legislativo 8 novembre 1990, n. 374, per la semplificazione e la competitività del sistema della logistica italiana delle merci” sono le proposte presentate a Montecitorio.
La logistica incide sul Prodotto interno lordo per il 10%. Le inefficienze nelle procedure operative all’interno del sistema comportano una perdita annua di oltre 30 miliardi di euro, si tratta di un gap che penalizza gli operatori nazionali nel confronto con i competitor esteri.
(ITALPRESS).
© Riproduzione riservata