È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MODICA, IL 15 E 16 SETTEMBRE RICORDO DI DON PUGLISI
09 Set 2011 05:33
Sarà una celebrazione particolare quella dell’anniversario del martirio di don Puglisi quest’anno a Modica, dove il prete palermitano ucciso dalla mafia viene ricordato con la Casa di accoglienza a lui intitolata e, dall’anno scorso, con il “Patto educativo” legato al cantiere educativo “Crisci ranni” promosso insieme da Casa don Puglisi e Caritas diocesana.
Al centro del ricordo di don Puglisi, infatti, quest’anno ci sarà l’accoglienza – nella Casa a lui dedicata – dell’icona della Madonna della tenerezza “scritta” appositamente in un lungo tempo di preghiera dalle Clarisse di Paganica (L’Aquila). Questo dono diventa il sigillo di un legame con la terra dell’Aquila segnata dal terremoto e dalla voglia di rinascere a partire dalle radici spirituali, dalla capacità di ritrovare la speranza che nasce dalla fede e dell’amore. L’icona sarà accolta nella Casa don Puglisigiovedì 15 settembre alle ore 20 con la recita dei Vespri presieduta dal vicario foraneo don Corrado Lorefice. Il giorno dopo, venerdì 16 settembre alle ore 18, l’icona sarà portata alla Fontana nell’area attrezzata Padre Basile.
Si prevedono due momenti. Si inizierà con la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal vicario generale della diocesi don Angelo Giurdanella. Subito dopo, alle 19,30, vi sarà un confronto con gli amministratori sul futuro del quartiere e della città. Era questo legame tra messa e vita della città che stava a cuore a don Puglisi, per riscattare il nostro Sud dalla mafia ma anche da ogni forma di degrado morale e sociale. I due momenti previsti permettono un ricordo non solo rituale ma vivo con cui si rinnoverà per tutti la chiamata a non smarrire le fonti spirituali e, con l’energia della fede e dell’amore, impegnarsi per il bene comune, con particolare attenzione ai poveri e alle nuove generazioni.
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