L’EUROPA APRE ALLA CULTURA

«La Sicilia  è la sua cultura. Ma da troppi anni questa viene dimenticata: nei programmi elettorali dei partiti si parla di promuovere il turismo e il patrimonio storico e artistico. Però nessuno spiega come invertire una rotta che ha portato al disastro dei nostri beni culturali». Proprio questa tematica, sostenuta dal Fai nella campagna elettorale del 2012 alla base dell’incontro LE PRIMARIE DELLA CULTURA – Dall’idea al progetto, al Liceo Scientifico “G.Galilei, T.Campailla ” di Modica.

La cultura e le sue problematiche sono state affrontate dal Dirigente Scolastico, Sergio Carrubba, che ha posto il dito nella piaga della cultura medesima, considerata una cenerentola da tutti e non certamente motore di sviluppo.

Non solo questo ,ma l’idea che l’amore può far diventare belli, fruibili e appartenenti all’umanità quei beni, che incentivano i turisti a visitarli e a farli diventare patrimonio del loro immaginario. Sì, un Comune, una Regione deve investire nella cultura, che non è vuoto a perdere ma anche motore di economie, come è avvenuto specialmente quest’anno con l’Inda ,Istituto di Dramma Antico, con un’oculata amministrazione, con Taormna e con Agrigento per non parlare delle manfestazioni miranti alla valorizzazione dei siti archeologici. Questa ,in sintesi, l’intervento di Rosanna Bocchieri  PER UNA POLITICA CULTURALE.

Una fucina di idee ,dove gli studenti si sono tuffati per partecipare attivamente alla discussione, mettendo in evidenza le loro competenze e le loro passioni, grazie all’intervento che Simone Di Grandi ha favorito nel confronto diretto, democratico e coinvolgente. Di Grandi con il suo intervento LA SINERGIA TRA I GIOVANI ORGANIZZATORI: DALLA COMPETIZIONE ALLA COLLABORAZIONE  ha favorito l’ideazione di una città a misura dei giovani, favorendo quel dialogo necessario alle generazioni nel confronto e non nella rottamazione, come auspicato da alcuni. Egli ha anche fatta toccare con mano la solidarietà.

Mirko Marsiglia, che ci piace definire cantautore e non cantautore ragusano, ha trasmesso ai presenti l’importanza della musica nel mondo giovanile e non, suonando canzoni di De Andrè e sue. E’ stato accompagnato da Pietro Scardino alla fisarmonica e Massimiliano Sammito al basso elettrico. Mirko sta producendo un album musicale ispirato ad opere letterarie presso una casa discografica romana, che è la stessa casa, che sta producendo Amedeo Minghi.

Il tavolo operativo della cultura e sulla cultura ha voluto, fra l’altro ,essere un trampolino di lancio per la PROGRAMMAZZIONE EUROPEA 2014/2020, che Gianna Di Martino,esperta in progettazione europea, ha promosso,  invitando gli allievi ad iscriversi ad Europa Creativa e esemplificando in modo realmente semplice le linee guida,  che permettono ad Associazioni, Enti a partecipare ai bandi, per evitare perdita dei Fondi.
Andrea Pannuzzo del Progetto Danza di Ragusa ha messo in rilievo le difficoltà della cultura nel nostro territorio, fatto dovuto ad una scarsa educazione alla cultura medesima.

Quanto entusiasmo e partecipazione su quel tavolo, che ha voluto dare spazio alle idee,che, però, per diventare progetti devono passare da diverse fasi. Roberto Allegrezza,invece,ha deliziato i ragazzi con un video di musica, all’insegna della libertà di pensiero, di cui potrebbero essere parte attiva quei giovani presenti e non.

La Sovrintendente di Ragusa, Rosalba Panvini, ha parlato di mettere in rete i musei,i beni, nella concezione che queste auspicano,attraverso manifestazioni di qualità, la valorizzazione dei beni culturali, invitando le scuole a far  partecipare agli scavi gli studenti, come quelli dell’Università, dove lei insegna.

Franco Antoci, Presidente dei Ragusani del Mondo, ha chiuso l’incontro in una sintesi efficace, in cui ha raccolto tutti gli interventi, auspicando ,oltre all’attività culturale, una partecipazione alle opportunità europee con progetti, che sono fatti tangibili sul territorio.

Concludiamo dicendo che la scuola può e deve assolvere un ruolo centrale come fattore di promozione culturale e sociale, come luogo dove si può formare il senso critico della nuove generazioni.

I Progetti scaturiti dall’incontro sono legati alle reti dei siti archeologici, all’educazione dei giovani alle arti, alla storia del territorio, progetti in cui la musica è centrale, soprattutto per l’amore che i giovani mostrano ad essa.

 

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