LETTERA DI UN ARTIGIANO, LA CNA SI RIVOLGE AI DEPUTATI IBLEI

“I sei deputati sollecitati pubblicamente a prendere un impegno non hanno (fino ad ora) avuto la forza di prendere la penna e scrivere: “Assumiamo un impegno”. Si sono girati dall’altra parte, hanno fatto finta di non sentire l’appello di un’impresa sana che ha manifestato un malessere che non è di un singolo ma riguarda l’intero territorio”. Lo affermano il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, a proposito della lettera dell’artigiano che, negli ultimi giorni, ha fatto parecchio discutere in città e non solo. “Eppure tutti e sei sanno – chiariscono ancora Santocono e Stracquadanio – che la forza dell’impresa artigiana è stata finora la resistenza, la capacità di sopravvivere ai colpi e alle sfide della crisi e dei cicli economici, risollevandosi ogni volta, rimettendo in moto innovazione e crescita. Tuttavia oggi, a quattro anni dall’avvio di una profonda crisi del credito, si apre un evidente enigma su come preservare il modello d’impresa che ha creato sviluppo, lavoro e ricchezza nel nostro territorio. La politica non può stare a guardare, non può fare finta di nulla, non può rimuovere la realtà. Rimanere immobili e silenti significa contribuire ad alimentare con consapevolezza l’antipolitica, la demagogia e il qualunquismo che oggi imperversano”.

Santocono e Stracquadanio sottolineano che “mai come ora il nostro territorio sente il bisogno di rappresentanti politici abili e adeguati che sappiano capire il tessuto delle microimprese e sappiano individuare percorsi normativi capaci di dare risposte chiare ed immediate allo stesso. C’è bisogno di un di più: di una passione politica che sappia travolgere certe ambizioni e di una forte attenzione per il territorio e le sue esigenze. Un ciclo è sicuramente finito e le imprese, con il loro carico di difficoltà irrisolte, non sono più disponibili a fare sconti”.

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