LA TECNOLOGIA E LE RESISTENZE AL SUO UTILIZZO

E’ noto a tutti che la tecnologia proceda con ritmi impressionanti, regalandoci nuove opportunità che ci aiutano ad essere più celeri nella comunicazione, più professionali nei lavori, più economici nella gestione di alcuni servizi. Gli enti pubblici si avvalgono dei nuovi strumenti che il progresso tecnologico ci mette a disposizione? A giudicare da come operano alcune amministrazioni locali, la risposta non può essere generalizzata, in quanto è acclarato che il Comune di Modica, giusto per fare un esempio, continua ad operare come se non esistesse la possibilità di fruire dei nuovi strumenti che evitano di compiere le stesse operazioni di vent’anni fa.

Ancora oggi infatti, il nostro Comune per recapitare ai Consiglieri comunali degli atti composti da 28 pagine, dovendole inviare a 10 soggetti, è “costretto” a rivolgersi ad uno o più impiegati, far produrre 280 fotocopie, farle imbustare ed infine incaricare un messo che si occupi della consegna a domicilio dei capigruppo consiliari. Ma anche nel caso di convocazione del Consiglio, pur trattandosi di 30 persone da informare, la procedura è sempre la stessa.

Ma non sarebbe molto più semplice e certamente meno costoso, chiedere a qualcuno della segreteria di scannerizzare i documenti ed inviarli a chi di dovere con una semplice e-mail a costo zero? Sarebbe altresì opportuno che anche il nostro comune prendesse consapevolezza che il costo annuo di posta certificata è di € 5,00. Conviene ancora utilizzare le modalità di trent’anni fa.

Stupisce che un Ente che, dovrebbe essere alla continua ricerca di forme di economia, non si avvalga degli strumenti che glielo consentono. Antipatia per il progresso o semplice incapacità di evolversi?

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