La riserva naturale Pino d’Aleppo riperimetrata per tutelare le aziende agricole della pre fascia.

“Per un evidente errore la reistituzione della  riserva naturale orientata Pino d’Aleppo, operata nel 1990, comprende entro i propri confini opere e interventi umani di trasformazione agraria, preziosi per l’economia locale, non compatibili con i crismi della riserva”.
Per questo, il presidente dei deputati questori della legislatura appena cominciata, Giorgio Assenza,  ha già depositato in Ars il suo primo progetto di legge finalizzato a una più logica riperimetrazione della riserva stessa “mantendendo la giusta attenzione al territorio – specifica Assenza – salvaguardando l’ambiente e le specie animali e vegetali che insistono sull’areale e, nello stesso tempo, non trascurando la tutela dell’attività delle aziende agricole oggi presenti in prefascia, per altro in parte finanziate dalla stessa Regione, le quali, in questo quarto di secolo, hanno comunque contribuito allo sviluppo economico della zona”.
Nella somma, a causa della perimetrazione ancora vigente, la Regione da un lato ha concesso sussidi per sostenere le attività ma dall’altro ne impedisce di fatto la piena funzionale a causa dei limiti che la riserva detta alle stesse attività.
“A tutto ciò – conclude Giorgio Assenza – bisogna ovviare e lo strumento è un disegno di legge che ponga al di fuori della zona protetta le particelle che, precedentemente alla sua istituzione, siano state coinvolte in interventi regionali per propria natura del tutto estranei ai sensi di una riserva orientata”.
Questa iniziativa sarà la prima di una serie che, negli intendimenti del deputato questore di Comiso, si concentrerà sul recupero di interventi legislativi “essenziali alla vita della nostra Isola” ma rimasti al palo di partenza nel corso della legislatura appena conclusa.
 

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