La mala movida sul litorale ibleo. Sospesa per sette giorni la licenza ad un locale sito sulla costa sciclitana

Si ballava in un’area del locale non autorizzata. E’ arrivata per questo la sospensione per un locale della costa sciclitana. Provvedimento disposto dal Questore Vincenzo Trombadore. Con esso è stata sospesa la licenza per 7 giorni, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza rilasciata al titolare di un esercizio pubblico con annessi trattenimenti danzanti. Il provvedimento è arrivato dopo un controllo effettuato nelle scorse settimane da un dispositivo interforze appositamente predisposto dal Questore, con la condivisione dei Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Il fine: prevenire il fenomeno della mala movida e  garantire il mantenimento dell’ordine e la sicurezza pubblica. 

Durante i controlli la scoperta dell’anomalia con il provvedimento notificato al titolare dell’esercizio pubblico dagli agenti del Commissariato di Polizia di Modica.

Le forze dell’ordine, infatti, hanno accertato che durante una serata organizzata presso un locale il titolare non aveva rispettato alcune delle prescrizioni contenute nella licenza di pubblica sicurezza rilasciata dal Questore ed in particolare era stato accertato che era stata adibita a sala da ballo un’area del locale diversa da quella autorizzata e collaudata dai tecnici.

Inoltre è emerso anche che non era stato rispettato il limite dell’orario consentito e che non erano presenti idonei sistemi contapersone per ciascun varco di accesso ed uscita che non hanno permesso di quantificare l’effettivo numero degli avventori presenti nell’area autorizzata all’atto del controllo. 

Al titolare del locale sono state applicate anche le sanzioni amministrative previste dalla legge. 

A Modica bloccato lo svolgimento di una serata danzante per la quale non c’era alcuna autorizzazione. 

Nei confronti dell’organizzatore dell’evento è stato emesso un provvedimento di diffida allo svolgimento della serata a cui il titolare del locale regolarmente ottemperava, ben comprendendone ed apprezzandone le finalità dissuasive volte a promuovere il rispetto della legalità.

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