LA CISL PRESENTERA’ AL MANAGER DELL’ASP 7 UN ELENCO DI PRIORITA’

Ragusa, 27 gennaio ’16 – «Un incontro utile ma non sicuramente risolutore. La sanità ha bisogno di un confronto serrato e continuo. Presenteremo al Direttore generale un elenco ben preciso delle priorità da affrontare.»

Questo il commento del segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, e del segretario generale della FP Cisl territoriale, Daniele Passanisi, dopo l’analisi dell’incontro avuto dalle organizzazioni sindacali con il massimo dirigente dell’ASP ragusana.

«L’incontro è arrivato dopo un anno e mezzo – aggiungono i due segretari – e non può essere ritenuto soddisfacente nel merito della questione. La cordialità dei ruoli deve adesso essere calata in azioni concrete e, quindi, nel confronto su problemi reali.

La sanità in provincia di Ragusa propone sempre gli stessi problemi e, se possibile, li rende peggiori.»

Per la Cisl e la FP ragusana, esiste una netta dicotomia tra le affermazioni del management e la percezione reale del servizio da parte della cittadinanza utenza.

«I parametri sono chiari e sotto gli occhi di tutti – dicono ancora Sanzaro e Passanisi – Liste di attesa per esami, visite e prestazioni varie sempre esageratamente lunghe ed accesso ai CUP (Centro Unificato Prenotazioni ndr) sempre farraginoso; parametri alberghieri negli ospedali molto al di sotto degli standards previsti e assenza quasi totale di personale socio sanitario dipendente con conseguente abnorme ricorso ad appalti esterni.

 Negli ospedali continua in maniera quasi irritante l’utilizzo del personale infermieristico laureato fuori dalle proprie attribuzioni professionali – aggiungono i due segretari – con inevitabile accollo da parte dello stesso personale di mansioni per le quali devono essere utilizzate altre figure lavorative molto meno qualificate con il risultato di limitare la vera assistenza infermieristica.

Comunicare a mezzo stampa che “tutto va bene madama la marchesa” – concludono Paolo Sanzaro e Daniele Passanisi – è un grave errore e indica poco rispetto e sensibilità nei confronti delle istanze del territorio tutto. Il confronto programmato e continuo con le parti sindacali e sociali e il loro coinvolgimento nelle scelte gestionali è ciò che serve veramente ed ogni altra mistificazione, sostanziale o estetica che sia, è decisamente dannosa oltre che inutile.»

 

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