“ ITALIA DEI VALORI APPREZZA CHE SULLA NUOVA PROPOSTA DI PIANO SANITARIO REGIONALE”

            Il Circolo politico “ A. Caponnetto” del partito  Italia dei Valori,  apprezza le notizie  sulla  nuova proposta di piano sanitario Regionale, dove  la città di Niscemi viene considerata  zona particolarmente disagiata da rischio ambientale, dopo molti mesi  di un apparente silenzio sulla problematica sanitaria e anche  dalla conferenza dei Sindaci, ma ritiene suggerire  al Governatore della Sicilia di emanare un decreto Presidenziale  per la città di Niscemi di “zona particolarmente disagiata”;

per le seguenti motivazioni che:

la città di Niscemi (in provincia di Caltanissetta) si sviluppa su un territorio particolarmente disagiato. Dal 1985 è infatti inserita, con i comuni di Gela e Butera, tra i comuni ad alto rischio ambientale per la presenza a sud del polo petrolchimico, ad est del sistema di comunicazioni satellitari militari ad alta frequenza Muos e ad ovest di un territorio che si presenta in grave dissesto idrogeologico;

la legge della Regione Siciliana n. 5 del 14 aprile 2009 recante norme per il riordino del Servizio sanitario regionale stabilisce, all’articolo 6, che le risorse finanziarie disponibili annualmente per il Servizio sanitario regionale previste dalla normativa nazionale e regionale debbano tenere conto di criteri di perequazione finalizzati ad assicurare l’erogazione uniforme, efficace, appropriata ed omogenea dei livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio regionale;

il decreto del Ministero della salute n. 70 del 2 aprile 2015, “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, definisce nella sezione 9 dell’allegato 1 il sistema di emergenza-urgenza che opera attraverso le centrali operative 118, la rete territoriale di soccorso e la rete ospedaliera. Al successivo punto 9.2.2 dispone a favore delle Regioni la possibilità di prevedere presidi ospedalieri di base nelle zone particolarmente disagiate, che siano distanti più di 90 minuti dai centri hub o spoke di riferimento (o 60 minuti dai presidi di pronto soccorso), superando così i tempi previsti per un servizio di emergenza efficace. Tali strutture devono essere integrate nella rete ospedaliera di area disagiata e devono essere dotate indicativamente di: un reparto di 20 posti letto di medicina generale con proprio organico di medici e infermieri, una chirurgia elettiva ridotta che effettui interventi in day surgery o eventualmente in week surgery, con la possibilità di appoggio nei letti di medicina e un pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all’emergenza-urgenza;

l’entrata in vigore del decreto ministeriale n. 70 , impone alla Regione la riprogettazione della rete ospedaliera sull’emergenza-urgenza, individuando i dipartimenti di emergenza e accettazione (Dea) e gli ospedali di base quali assi portanti dell’organizzazione dell’emergenza. In particolare nella provincia di Caltanissetta i presidi di massime dimensioni saranno due, gli ospedali riuniti di Caltanissetta e San Cataldo, quest’ultimo non avrà il pronto soccorso, e quelli riuniti di Gela, Mazzarino e Niscemi, in cui l’unico pronto soccorso sarà a Gela. Nella stessa provincia è stato riconosciuto alla città di Mussomeli lo status di presidio in zona disagiata per il quale sarà dunque previsto il presidio territoriale di emergenza,

Il Circolo Politico “A. Caponnetto, ha apprezzato  l’iniziativa del gruppo Consiliare per la presentazione di una mozione su questa problematica, a partire dall’autunno scorso e rinnovata in queste ultime settimane, auspicando che tutto il Consiglio Comunale possa determinare la sua approvazione ed il Governo Regionale possa emanare il provvedimento ed approva il Decreto per il riconoscimento della città di Niscemi come zona particolarmente disagiata.

 

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