INTERVISTA A VINCENZO LEONE

Si presenti signor Leone.

Sono un impiegato di banca da oltre trent’anni,  pugliese.

In cosa consiste il Suo incarico?

Opero attualmente nell’ambito del Private Banking che assiste i clienti che hanno, presso il mio Istituto di Credito,  ingenti patrimoni.

Un lavoro delicato quindi…

Più che delicato  lo chiamerei un servizio, dove la relazione personale riveste un ruolo primario.

Cioè?

Contrariamente a quello che succede al comune sportello, il ruolo del Private è personalizzato, perché richiede un’attenzione particolare e completa.

Come si trova in questo ruolo?

Per la verità in questi ultimi anni si è fatto molto complesso.

In che senso?

E’ difficile trovare un equilibrio tra le forti pressioni commerciali e il rispetto delle esigenze del cliente.

Ovvero?

Collocare i prodotti non idonei alla tipologia del cliente.

Lei come si regola?

L’esperienza, in questo, mi aiuta molto, perché io ho cominciato questo lavoro quando le banche in genere assumevano più un ruolo istituzionale che commerciale.

La difficoltà, facilmente intuibile, sta nelle strategie bancarie attuali.

Che mi dice della vendita di prodotti derivati fallimentari?

Queste attività finanziarie hanno una forte responsabilità nella crisi economica attuale, perché hanno inquinato il mercato e hanno premiato  alcuni azionisti a scapito di  tantissimi risparmiatori.

Tutto questo è figlio di una politica  a breve termine, che non favorisce una costruzione  economica lungimirante e nel tempo, soprattutto costruttiva.

Una delle conseguenze è che oggi il cliente non è più legato all’Istituto bancario, ma data la mancanza di fiducia, emigra da una banca all’altra.

Cosa suggerirebbe per rimediare?

Non è più rinviabile un nuovo modello di banca con regole di massima trasparenza per i clienti, i dipendenti dell’Istituto e le imprese.

Secondo Lei, c’è questa volontà?

Non a caso è in discussione tra i sindacati  e le imprese dove le aziende mirano esclusivamente alla riduzione dei costi e le organizzazioni sindacali  puntano  a migliore qualità  della vita dei dipendenti attraverso richieste di un modello bancario diverso da quello attuale.

Speriamo non siano solo chiacchiere…

Il sindacato è disposto a rinunciare ad aumenti salariali pur di mantenere le conquiste acquisite.

Sì, ma la trasparenza che si ipotizzava prima dov’è?

E’ tutto collegato.

Mi può dire una frase, un detto o un motto per i lettori di RagusaOggi?

Insieme per costruire e superare la crisi.

 

 

 

 

 

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