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IL TEATRO IN-FORMAZIONE
20 Mag 2013 06:15
L’alba degli eroi, tempeste di fulmini e dei adirati per i comportamenti degli uomini. Il mito classico torna tra i banchi di scuola e soprattutto in uno dei licei più antichi della provincia di Ragusa, il Liceo Classico Umberto I. Ogni anno presso i locali di questo forziere della classicità si rinnova una tradizionale formazione teatrale rivolta ai giovani studenti che tra Eschilo, Aristofane, Omero, riescono come in un videogioco a mettere in scena quei copioni che ci riportano con la mente agli albori di una grande civiltà greca. Il principio del KALOS KAI AGATOS, del bello e buono viene riesumato dalle tombe dei libri impolverati che tediano spesso i giovani studiosi.
Oggi alla base di questa riflessione sull’importanza della cultura abbiamo la testimonianza di un decano del teatro classico. Il suo nome è Vladimir Randazzo, frequenta l’ultimo anno di liceo classico e da quando si è seduto per la prima volta sui banchi di scuola del liceo è stato immediatamente rapito dalle coinvolgenti parole dell’eccellente regista e guru del laboratorio teatrale Dionysos del Liceo Classico UmbertoI, Gianni Battaglia.
Vladimir credi che sia importante un’attività come il teatro a scuola?
Credo fermamente nell’importanza dell’attività teatrale a scuola. Cito in primis la mia esperienza, volendo sottolineare il fatto che vivere un’emozione a teatro è sicuramente educativo e propedeutico, sin da piccoli. Ma vivere l’emozione da questo lato del sipario è, a mio avviso, un tipo di esperienza utile a tutti, da qualsiasi punto di vista. il teatro aiuta a sconfiggere la timidezza e aiuta a rendere critico il nostro punto di vista. In una realtà come la scuola, dai primi anni fino alla fine, partecipare al gruppo teatrale significa imparare a condividere emozioni e parole che altrimenti andrebbero perse. Oltre alla piena funzione di strumento sociale, particolarmente importante nell’età scolastica, il teatro pone davanti difficoltà non indifferenti.
Secondo te il teatro trasmette dei valori applicabili anche alla società odierna?
Prenderò spunto dalla mia ultima rappresentazione, “il Prometo incatenato”di Eschilo. Come prima espresso il teatro classico, nella sua interezza, offre spunti e strutture pienamente assimilabili e percorribili, a mio avviso , dalla società moderna. Basti pensare alla società e al sistema in cui siamo immersi e che ci soffoca sempre più. Prometeo, questo eroe dalla sorte sventurata soffre e patisce espiazioni dolorose sia fisicamente che mentalmente, per il semplice aiuto arrecato agli umani. Possiamo benissimo trasferire tutto ciò alla nostra epoca, senza la minima difficoltà troveremmo corrispondenza nelle principali voci del popolo che agiscono e combattono per il benessere comune e vengono soggiogati e oppressi da un potente che ha interessi contrari ai loro ( Zeus). Oltre a Prometeo troviamo in scena Lisistrata, vera e propria ribellione delle donne contro l’oppressione fisica e culturale degli uomini su di loro. Quale tematica più attuale di questa? Continuerò sempre a considerare il teatro classico primo responsabile della creazione di ideologie moderne.
Youpolis riconosce un grande ruolo al Liceo Classico di Ragusa il quale nonostante i numerosi tagli riesce a portare avanti iniziative degne di ammirazione non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Il laboratorio Dionysos ha infatti vinto numerosi premi nazionali per la bravura dei teatranti e del regista Gianni Battaglia.
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