IL SEGRETARIO CISL ROMEO SULLA SANITA’ A RAGUSA

 “Chiedersi il perché accadano certi fenomeni, da parte del direttore generale dell’Asp di Ragusa, è di certo cosa giusta. Ma quando gli episodi si ripetono con tale frequenza, come verificatosi nelle ultime settimane, forse sarebbe bene prendere atto del fallimento di un sistema organizzativo che punta esclusivamente alla riduzione della spesa”.

E’ il segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo, ad intervenire sulla triste vicenda dei casi di malasanità che hanno interessato gli ospedali, e non solo, dell’area iblea, non ultimo l’episodio verificatosi alla guardia medica di Santa Maria del Focallo su cui occorre ancora fare piena luce.

“Dal nostro punto di vista – aggiunge Romeo – sarebbe stato indispensabile predisporre un piano provinciale delle emergenze, anche in assenza di specifiche direttive regionali, così come la Cisl aveva chiesto al manager Gilotta nelle famose dieci domande a cui il direttore generale ha ritenuto opportuno, finora, non rispondere. Ecco perché il nostro sindacato invita il vertice dell’azienda sanitaria provinciale a prendere atto della disastrosa situazione in cui è precipitata la Sanità ragusana e a predisporre un intervento non più differibile anche attraverso il confronto con le parti interessate, in primis il sindacato. Solo in questo modo è possibile adoperarsi per invertire la tendenza di una situazione non più sostenibile. Arroccarsi su posizioni di principio pensando di non dover rispondere al territorio del proprio operato è il peggiore errore che il manager, oggi, possa commettere. Confermiamo ancora una volta la nostra disponibilità al dialogo. Chiarendo che se quest’ultimo viene a mancare è chiaro che il comparto rischia di non avere chiari punti di riferimento per poter evitare un tracollo che, allo stato attuale, sembra essere prossimo”.

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