IL CICLO “MITO/MANIA” INIZIA IL PROPRIO PERCORSO

Rendere visibile l’invisibile. Riscoprire la vera anima della città di Ragusa. Ci prova già dal primo incontro il ciclo “Mito/Mania”, manifestazione di appuntamenti artistici, musicali e culturali organizzata dall’associazione culturale Pergamo, in programma dal 18 al 24 settembre. Il terremoto del 1693 rappresenta un “taglio” nella città. Le chiese dedicate ai Patroni San Giorgio e San Giovanni, esplicative del modo in cui i gruppi sociali si siano aggregati intorno a questi due Santi, furono entrambe ricostruite su siti diversi da quelli originari e da due comunità diverse. San Giorgio dal gruppo dei nobili, San Giovanni da quello dei nuovi borghesi e di una nobiltà più recente, mantenendo così la separazione dei ceti sociali e anche della città in sé.

Vari tentativi si sono fatti per aggregare i siti come se ci fosse una “forza” che chiedesse di “riunire” una popolazione che fu separata e decimata. Questi temi saranno affrontati domenica 18 settembre, a partire dalle 17,30, nel corso del primo appuntamento del ciclo “Mito/Mania” che si terrà nell’auditorium della chiesa di San Rocco (corso Mazzini a Ibla, prima di arrivare in piazza della Repubblica, c’è un cartello che indica il percorso). Annapaola Giannelli e Sonia Grandis, ideatrici del moderno progetto delle conversazioni, illustreranno il manifesto culturale dell’iniziativa dopo il saluto delle autorità. Di assoluto spessore la presenza dei personaggi che parteciperanno al confronto. Ci saranno: Domenico Amoroso, critico d’arte e direttore dei musei civici di Caltagirone (parlerà di “Tra San Giorgio e San Giovanni, la città come metafora”), Giuseppe Leone, maestro della fotografia (“Lo sguardo di un fotografo sulla città”), l’on. Giorgio Chessari, storico e politico della città di Ragusa (“Il futuro di Ragusa tra mito e storia”), lo storico Andrea Ottaviano (“Storia di una divisione tra San Giorgio e San Giovanni”). I lavori saranno moderati dal giornalista Rai Angelo Di Natale.

“Vorremmo rendere visibile e riunire, e quindi tracciare con una linea immaginaria “visibile” – affermano Giannelli e Grandis – l’“invisibile” che unisce Ragusa al suo sito originario, Ibla, attraverso il riunire i luoghi distrutti con quelli ricostruiti”. Il ciclo “Mito/Mania” è sostenuto dalla Regione, dalla Provincia regionale di Ragusa, dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, con il patrocinio del Comune di Ragusa. In serata, sempre domenica ma alle 20,30, la Cattedrale di San Giovanni Battista ospiterà il concerto con coro del maestro organista Marco D’Avola. 

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