I GIOIELLIERI CHIEDONO CON FORZA DI REGOLAMENTARE I “COMPRO ORO”

Il nostro articolo pubblicato ieri sulla riunione di Bari del Consiglio nazionale della Federdettaglianti ha provocato il garbato intervento del presidente provinciale dei gioiellieri ragusani Buscemi il quale ha voluto precisare che la situazione di alcune regioni d’Italia in ordine al rapporto tra negozi di gioielleria e i cosiddetti “compro oro” (che ai soli fini burocratici sono la stessa cosa), come a Ragusa ed in provincia non ci siano le frizioni che si riscontrano in altre aree sia della Sicilia che nel resto d’Italia. Noi prendiamo atto delle dichiarazioni del presidente Buscemi e diciamo però che il nostro articolo aveva forse l’unico torto di non specificare che la situazione ivi  descritta non era certamente la nostra , cioè della provincia di Ragusa, ma sicuramente quella ad esempio delle Puglie e di Bari in particolare. A sostegno di questa tesi pubblichiamo integralmente il comunicato della Federazione nazionale nel quale il presidente nazionale Aquilino dice le stesse cose che noi  abbiamo detto nel nostro articolo. Abbiamo sbagliato Regione ? Forse !

Sul fenomeno dei negozi che acquistano metalli preziosi, i gioiellieri italiani hanno deciso di alzare la voce. “Non c’è dubbio che la proliferazione dei cosiddetti Compro Oro sia uno specchio dei tempi” ha detto Giuseppe Aquilino, presidente nazionale della Federazione Dettaglianti Orafi di Confcommercio “ma non possiamo far altro che auspicare una più efficace regolamentazione di un settore nel quale si lascia troppo spazio all’improvvisazione.” Aquilino ha parlato di questo vero e proprio fenomeno a metà Novembre durante il consiglio direttivo di Federdettaglianti, convocato proprio a Bari, dove sono circa 40 i negozi che acquistano oro usato pagando in contanti sulla base di quotazioni non sempre corrette e spesso con comportamenti a dir poco discutibili. ”La nostra categoria” ha detto il presidente Aquilino “intende sollecitare con grande determinazione le forze politiche a fare chiarezza sulle modalità operative da rispettare quando si acquista oro usato, cominciando dalla registrazione delle generalità di chi vende.”

La crescente presenza dei Compro Oro, fra l’altro, sembra porsi in un rapporto abbastanza inquietante con gli incrementi di episodi criminosi. Sempre a Bari, l’osservatorio regionale sulla legalità ha rilevato che dove proliferano i Compro Oro si registra un’impennata del 70% di furti, scippi e rapine. Una curiosa coincidenza? Del resto, il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, ha recentemente definito la fioritura di questi esercizi commerciali “un fenomeno insidioso e pericoloso”, per esempio in termini di ricettazione. Secondo le forze dell’ordine,infatti, quantità rilevanti di oro e gioielli che “transitano” attraverso certi Compro Oro sono di provenienza furtiva.

Come ha ricordato Giuseppe Aquilino, i Compro Oro non hanno una loro disciplina ad hoc e la licenza è quella delle normali gioiellerie. “Peccato che molto spesso” ha concluso il presidente di Federdettaglianti “le regole non vengano rispettate”. (Chiara Castilletti)

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