GIUSEPPINA TORRE: DUE NOMINATION AI “LOS ANGELES MUSIC AWARDS 2012”

La Musica ed il Pianoforte l’ hanno conquistata fin da piccolissima e oggi non saprebbe immaginare la sua vita senza queste due grandi passioni. Dopo aver conseguito il Diploma in Pianoforte presso il Liceo Musicale “V. Bellini “ di Caltanissetta , inizia la sua carriera concertistica esibendosi in diversi Teatri e Licei musicali italiani ed esteri facendosi  conoscere, dapprima,  come interprete di musica classica e, successivamente, come interprete delle proprie composizioni, che per contenuti ed atmosfere si collocano nel genere musicale della New Classical Music.

Nel Maggio del 2012 riceve due nomination come Instrumental Artist of the Year e Internetional Artist of the Year al Los Angeles Music Awards .

“Le composizioni di Giuseppina Torre oltrepassano la soglia dell’udibile e dell’inudibile riproducendo in musica le inquietudini e le gioie che la sua arte riesce a tradurre ed esprimere. Pagine di vita vissuta, ricordi e sensazioni velate da una sottile malinconia mistica ed avvolgente.

L’onirico e ed il visionario  si intrecciano , dando luogo ad uno scenario che proietta i colori della terra di origine,  in cui è possibile ascoltare la complicità di note altalenanti tra  passaggi  di ballate e melodie ovattate che riescono a cullare l’anima ed  accarezzare le corde del cuore“. 

Liiana Russo intervista  la musicista e compositrice vittoriese in concorso ai “LOS ANGELES MUSIC AWARDS 2012″ con il brano strumentale “”The hush of Stars”

Il legame tra la musica e le altre espressioni artistiche è, oseremo dire, ancestrale: qual’ è il rapporto che lega le tue composizioni musicali con le altre espressioni artistiche ?

“ L’ arte , nel senso più ampio del termine, è arte se è capace di trasmettere emozioni per cui tutte le espressioni artistiche sono veicoli di messaggi emozionali. Le mie composizioni descrivono sensazioni ed emozioni e hanno naturale affinità con tutte le espressioni artistiche descrittive prediligendo, personalmente, le arti visive”.

Il tema ricorrente nelle tue composizione sembra essere la vita, la sfida del tempo attraverso le opere e l’arte, in genere, è espressione soggettiva ed oggettiva delle emozioni : quanto e come influisce nell’ispirazione la componente soggettiva e quella oggettiva ?

“Attraverso le mie emozioni e sensazioni, puramente soggettive, cerco di descrivere il mio vissuto cioè il dato oggettivo. C’è un momento,però, dove soggettività e oggettività si fondono ed è in quell’ istante che l’ energia creativa ha inizio ”.

Nelle  tue melodie coesistono colori, immagini e odori: sono  aspetti che conferiscono un valore aggiunto , una suggestione o meglio una fonte di ispirazione? 

“ Se con le mie composizioni  l’ ascoltatore riesce a percepirne i colori, le immagini e gli odori è perché traggo continuamente ispirazione da ciò che mi circonda,

cercando sempre di andare in profondità, oltre il percettivo materiale immergendomi nel labirinto dell’ anima “.

Se  è un’ immagine ad essere fonte di ispirazione, quale  colore assume l’immagine e quale immaginario predomina nelle tue composizioni musicali?

“ Non uno ma due colori rispecchiano le immagini delle mie composizioni : il rosso in quanto molte delle mie composizioni esprimono passionalità ed il nero che per me è il colore della notte, dove tutto tace, ci si raccoglie in se stessi. E’ in quell’ immaginario che spesso le emozioni danno vita alla meditazione e al momento creativo “.

L’esempio, tra i più noti, a mio avviso, almeno in epoca contemporanea, dove la musica è fonte di ispirazione d’arte visiva, è costituito da uno dei capolavori di Kandinsky  , Impressione III (Concerto), un dipinto ispirato dall’ascolto a Monaco di un concerto (gennaio 1911) di musiche di Schoenberg , pezzi per pianoforte, Lieder e due quartetti. Il pubblico era adirato per le tonalità dissonanti, che non riusciva a comprendere.

Sempre in quell’occasione Kandinsky scrisse all’amico Schoenberg una lettera nella quale sottolineava :

“ … io trovo che l’armonia e il ritmo contemporanei non si possano trovare percorrendo la strada geometrica, ma al contrario direttamente in quella antigeometrica, antilogica. Questa strada è la “dissonanza” nell’arte, così nella pittura come nella musica” 

Pensi che la “dissonanza” come attitudine a stravolgere le regole sia importante per esprimere le emozioni, nella musica quanto in tutte le espressioni artistiche?

“ Mi piace pensare alla dissonanza come ad un qualcosa che abbatte gli schemi a cui l’ armonia è visceralmente legata”.

Schoenberg affermava “ Se è per tutti non è arte”. A mio avviso  ,    un’opera artistica si ritiene tale quando    riesce a trasmettere e a suscitare  la poesia e  l’emozione racchiusa in essa. Cosa ne pensi?

“ L’ arte deve essere comprensibile e fruibile a tutti, deve essere un arricchimento per l’ individuo. L’ arte in quanto tale deve emozionare per comunicare “.

Gli artisti non fanno  ricerca come nel caso della scienza a meno che per ricerca non si intenda “comporre” l’arte inventando un nuovo modo di “esprimerla”.    Qual è il tuo punto di forza in tal senso  la ricerca, la sperimentazione , la spontaneità delle composizione o l’estemporaneità?

“Mi definisco una persona inquieta , sono sempre in continuo fermento. Cerco di andare sempre nella profondità del mio essere, ricercare dentro me stessa le risposte alle domande cui la vita mi chiede. La ricerca introspettiva è ciò che contraddistingue me e la mia musica “.

E’ possibile “inquadrare” un “ background” inteso sia come un insieme di conoscenze classiche e contemporanee, esperienze acquisite nella “ricerca”, nella sperimentazione e nell’innovazione  ma, anche come fondamento e punto di partenza che ha influenzato  la  tua formazione  musicale  e quanto per ciò  riguarda la musica “ New Age”?

“Nelle mie composizioni gusto classico e contemporaneo si fondono e si amalgamano in un connubio alquanto originale . Per questo motivo mi sento di appartenere come musicale più alla New Classical Music che alla New Age “.

Indipendentemente dal genere e dallo strumento musicale utilizzato, pensi che la musica possa essere un  veicolo in grado di accorciare le distanze geografiche e   un linguaggio capace di unire le culture e i popoli ?

“ La musica è il vero linguaggio universale capace di abbattere qualsiasi tipo di barriera, capace di annullare qualsiasi tipo di diversità etnica ed è il più semplice strumento di aggregazione tra i popoli “.

GIUSEPPINA TORRE  DUE  NOMINATION AI “LOS ANGELES MUSIC AWARDS 2012” COME “ISTRUMENTAL ARTIST OF THE YEAR” AND ” INTERNATIONAL ARTIST OF THE YEAR”. Un traguardo  o una  “partenza” ?

“ Come già detto sono una persona abbastanza inquieta che non si adagia mai sugli allori e per questo motivo sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli professionali. Per me un traguardo è non è mai un punto d’ arrivo ma un nuovo punto di partenza verso nuovi orizzonti “.

Quante volte, Giuseppina donna è stata spettatrice di se stessa e quante volte lo è stata Giuseppina artista ?

“ Queste due dimensioni, Giuseppina donna e Giuseppina artista , si fondono e si completano vicendevolmente e non esisterebbe una Giuseppina donna senza una Giuseppina artista “ !

 

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