È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Due anni fa la scomparsa di Daouda Diane: ancora oggi, nessuna verità
01 Lug 2024 16:33
La scomparsa di Daouda Diane, il lavoratore ivoriano sparito nel nulla dopo aver fatto un video denuncia dallo stabilimento in cui lavorava, un’ azienda di calcestruzzi di Acate, è un caso che continua a suscitare indignazione e dolore. Due anni sono passati da quel 2 luglio 2022, e ancora nessuna verità è emersa dalle indagini.
La morte di Satnam Singh a Latina: un caso che lo ricorda
In questi giorni, la tragica morte di Satnam Singh a Latina, ferito dopo un incidente sul lavoro e abbandonato per strada davanti alla sua abitazione, richiama alla mente la scomparsa di Daouda. Nonostante le differenze temporali e geografiche, entrambe le storie sono accomunate dall’orrore e dall’ingiustizia che segnano le vite dei lavoratori sfruttati e privati dei loro diritti fondamentali.
A ricordarlo, oggi, è una nota della CGIL di Ragusa in cui il segretario Peppe Scifo chiede verità e giustizia.
Il videomessaggio di Daouda, in cui ripeteva “qui il lavoro è morte”, denunciava condizioni di sfruttamento e mancanza di sicurezza. Nonostante non ci fosse alcun rapporto di lavoro ufficiale tra lui e l’azienda, Daouda era costretto a lavorare in condizioni estremamente pericolose. Quel video è l’ultima traccia di Daouda prima della sua scomparsa. La mancanza di progressi nelle indagini solleva seri interrogativi sulla giustizia e la sicurezza per i lavoratori migranti in Italia.
La scomparsa di Daouda Diane non può essere ignorata. Essa evoca pratiche criminali come la “lupara bianca”, dove ogni traccia viene cancellata per eliminare prove e testimonianze scomode. Se questa è la realtà dietro la sua scomparsa, siamo di fronte a un atto di estrema gravità, che dimostra la pericolosità di soggetti criminali operanti all’interno dell’economia ufficiale. Questo caso rivela un preoccupante intreccio tra criminalità e attività apparentemente legali, con effetti devastanti sulle vite dei lavoratori più vulnerabili.
La mancanza di verità e giustizia per Daouda Diane rappresenta una ferita profonda per la comunità. È necessario che la società si mostri sensibile e attiva di fronte a tali atrocità. La CGIL chiede con forza che vengano fatte indagini approfondite e che vengano assicurati alla giustizia i responsabili di queste violenze e sfruttamenti. Solo così sarà possibile onorare la memoria di Daouda e di tutte le vittime di un’economia criminale che opera dietro maschere di legalità.
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