Dopo 75 anni chiude il mercato ortofrutticolo di Modica. Al suo posto sorgerà una bambinopoli

Una villa in centro storico, in un luogo particolarmente sensibile per essere il punto di ingresso alla città dal versante Scicli, dalla città di Montalbano. In programma per la prossima settimana l’inizio dei lavori già appaltati e con contratto già firmato con la ditta aggiudicataria. Sono lavori che verranno realizzati grazie ad un finanziamento di Rigenerazione Urbana per 800 mila euro. Poco meno, quindi, di un milione di euro per ridare dignità ad un luogo prossimo al degrado. Riqualificazione al primo posto ma anche incertezza sul futuro dei commissionari che hanno ancora in alcuni padiglioni la sede delle loro attività. Da una ventina di box oggi ne sono rimasti attivi tre, gli altri hanno chiuso nel tempo. Il destino di quelli rimasti?

Al posto del mercato ortofrutticolo nascerà un parco con bambinopoli.

Un progetto ed un finanziamento vecchio, risalente alla precedente Amministrazione comunale. Un lavoro che la giunta Monisteri ha ereditato. Un bivio: mantenere quei box e perdere il finanziamento o dare un nuovo volto e nuovi servizi alla città? Più nobile certamente la seconda strada. Ma dove andranno i commissionari di oggi, quei pochi rimasti? S’era parlato già qualche tempo fa di ricorrere alle aeree del Foro boario e l’ipotesi di individuare nuove aree per la realizzazione di quei box necessari alla continuità del servizio è difficile da tenere in vita per la mancanza di fondi. D’altro canto c’è tenere conto degli introiti legati a queste attività commerciali: non “balzelli” degli uffici ma somme dovute. Nelle casse dell’ente di palazzo San Domenico, in forte sofferenza, negli anni sarebbero entrate le somme spettanti e dovute per il pagamento dell’occupazione dei box visto che il mercato ortofrutticolo è comunale? Interrogativo d’obbligo proprio oggi in cui l’evasione ostacola lo sviluppo. Proprio oggi quando il motto “pagare tutti per pagare meno” è di moda e, se adeguatamente applicato, permetterebbe di raggiungere quell’equità fiscale volta a garantire welfare ed a superare le disuguaglianze.

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