“COSA NON VA’ NELLA SANITA’ A RAGUSA?”

La notizia di questi giorni che ha scosso non poco la comunità ragusana ed in modo particolare la sanità ci lascia a dir poco sgomenti, sia come associazione che difende i diritti dei consumatori sia come comuni cittadini; tutti noi siamo utenti del sevizio sanitario e notizie del genere non ci confortano, bensì contribuiscono a creare un sentimento di confusione e sfiducia su tutta la “cosa pubblica” che, al contrario, dovrebbe dare certezza e sicurezza ed essere nostra garante.

Non intendiamo fare alcun commento sull’accaduto e neanche processare nessuno – dice Gianni Cerruto, presidente di Adiconsum – ci sono altri organi e istituzioni deputati a fare ciò; allo stesso modo siamo però convinti, e lo diciamo con fermezza, che a fronte di episodi e comportamenti del genere, c’è una grandissima maggioranza di operatori della sanità, ad iniziare dai medici per finire a tutto il personale paramedico, che svolge il proprio lavoro con assoluta dedizione e professionalità.

Abbiamo anche scelto – continua Cerruto – di far sentire la nostra voce a qualche giorno di distanza dall’episodio, a riflettori spenti, in quanto non vogliamo, come ho già detto, fare processi, ma interrogarci per capire “alcune cose” sulla sanità a Ragusa. A tal proposito nei prossimi giorni chiederemo un incontro formale al direttore generale dell’ASP per fare il punto sulla situazione e per cercare di trovare delle risposte alle tante domande che noi tutti ci poniamo.

La nostra associazione – conclude Cerruto – per la caratteristica che ci contraddistingue si dichiara disponibile ad assistere legalmente chiunque volesse costituirsi parte civile nel procedimento penale contro i responsabili di tali reati.

 

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