Coronavirus, presto divieto ingresso e uscita per Lombardia e 11 province italiane

Secondo quanto si legge nella bozza del Dpcm che dovrebbe essere firmato nelle prossime ore dal presidente del Consiglio, per contrastare il diffondersi del coronavirus e che dovrebbe entrare in vigore da domani e fino al 3 aprile, eā€™ previsto che allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nellā€™Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria sono adottate le seguenti misure: evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, noncheā€™ allā€™interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza.

Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5Ā° C) eā€™ fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali. Divieto assoluto di mobilitaā€™ dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus. Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, noncheā€™ delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, allā€™interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero allā€™aperto senza la presenza di pubblico.

Sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, noncheā€™ gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri. Sono sospesi i servizi educativi per lā€™infanzia e le attivitaā€™ didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, noncheā€™ della frequenza delle attivitaā€™ scolastiche e di formazione superiore, comprese le Universitaā€™. Sono chiusi i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura.

Sono consentite le attivitaā€™ di ristorazione e dei bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Sono consentite le attivitaā€™ commerciali diverse da quelle di cui alla lettera precedente a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalitaā€™ contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone. Salvo che il fatto costituisca piuā€™ grave reato, il mancato rispetto delle misure di cui al presente decreto eā€™ punito ai sensi dellā€™articolo 650 del codice penale (arresto fino a 3 mesi o ammenda fino 206 euro).

(ITALPRESS).

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