CONCLUSA LA “FIERA DEL NATALE”

Ha avuto il pregio di dar risalto all’artigianato artistico nostrano, di dar visibilità a quelle creazioni venute fuori dal lavoro di donne che, con l’esperienza di una vita, hanno ancora molto da tirar fuori e raccontarsi anche artisticamente. Così la “Fiera di Natale” organizzata dal gruppo di Ragusa del Moica, il movimento italiano delle casalinghe, ha concluso ieri sera, 11 dicembre, la sua “mission” annuale, ovvero esaltare il lavoro e la creatività delle casalinghe. Ieri sera la cerimonia di premiazione con una coppa per tutti gli espositori che hanno dato sfoggio del proprio lavoro creativo, rigorosamente fatto a mano. Sfilati, ricami, ceramiche, pitture, piccoli oggetti artigianali sono stati esposti, ammirati da un pubblico entusiasta, che dall’8 all’11 dicembre ha frequentato il salone delle feste dell’hotel Mediterraneo Palace.

L’iniziativa si è dunque svolta in pieno centro storico, acquistando maggior valenza, aggiungendosi alle proposte che il Comune di Ragusa sta portando avanti per rivitalizzare il centro di Ragusa superiore, e ha visto l’avvicendarsi di artisti locali, come il poeta dialettale Peppino Burgio, il cantastorie Giovanni Virgadavola e il cantautore Giacomo Schembari. “Uno shopping natalizio che sta diventando tradizione con la nostra Fiera di Natale, che ha voluto valorizzare ancora una volta le nostre casalinghe ma anche i nostri artisti e artigiani – ha spiegato la presidente del Moica, Giovannella Spina Barbagallo – Vogliamo continuare in questa direzione e per questo motivo ho proposto che la fiera venga istituzionalizzata per poter continuare ad essere una vetrina collettiva di questi oggetti d’arte davvero eccezionali”.

La manifestazione si è aperta lo scorso 8 dicembre con un’attività tutta dedicata all’unità d’Italia e con una splendida e decisamente particolare “miss Italia” nostrana, ovvero una giovane ragazza di Ragusa, Elisabetta Cilia, che ha indossato uno splendido abito dello stilista Antonio Palermo, che ha richiamato i colori della bandiera italiana. Sponsor sono stati il Comune di Ragusa, la Provincia regionale di Ragusa, il Centro Servizi Culturali di Ragusa e la Banca Agricola Popolare di Ragusa. 

 

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