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Comiso: si è dimesso l’assessore alle Finanze Peppino Arezzo. È stato in carica 14 mesi
13 Ago 2024 09:08
Si è dimesso l’assessore al Bilancio del cCmune di Comiso, Peppino Arezzo. Arezzo ha presentato le dimissioni ieri mattina. La sua esperienza amministrativa, iniziata nel giugno 2023, è durata 14 mesi.
Esponente della cosiddetta “società civile” Arezzo era l’unico assessore tecnico della giunta guidata a Comiso da Maria Rita Schembari, al suo secondo mandato alla guida della città.
Schembari ha reso note le ragioni delle dimissioni dell’assessore, uno dei commercialisti più stimati in città, dovute a “una insostenibile inconciliabilità tra l’incarico stesso, tra i più delicati dell’ente locale, e le molte incombenze e responsabilità della professione privata. Avendolo provato sulla mia pelle e ricordando il mio quinquennio da assessore – continua Schembari – lo comprendo e condivido la sua stanchezza”.
Peppino Arezzo ha vissuto questo periodo distinguendosi per il tratto signorile e grande disponibilità. “A me e a noi membri della giunta – rimane il privilegio di aver condiviso questa delicata fase del mio secondo mandato con una persona specchiata moralmente e di modi antichi e gentili. A lui la città e l’amministrazione devono l’aver esitato quattro bilanci: due preventivi e due consuntivi, in un periodo non facile per tutte le amministrazioni comunali”.
Toccherà al sindaco scegliere ora il nuovo amministratore. La nomina di Arezzo era “in quota” alla stessa prima cittadina mentre la nomina degli altri sei assessori è avvenuta dopo serrate trattative tra i partiti e le liste che hanno sostenuta la sindaca eletta. I sei assessori designati, il vicesindaco e la presidente del consiglio comunale sono stati scelti tra i consiglieri comunali più votato, secondo le regole di un rigido “manuale Cancelli”. Tutti gli assessori si sono dimessi dal consiglio comunale, eccezion fatta per Roberto Cassibba che – così come nella prima consiliatura, ha mantenuto il doppio incarico, dimettendosi solo nelle ultime settimane.
Schembari sceglierà nelle prossime settimane, dopo la pausa ferragostana, il nuovo amministratore e – come detto – la nomina dovrebbe spettare a lei e potrebbe avvenire fuori dalle logiche dei partiti. Ma – come avviene in questi casi – non si escludono eventuali ingerenze o pressioni da parte dei gruppi politici.
Uno degli ultimi atti dell’assessore Arezzo è stata la predisposizione del rendiconto finanziario approvato qualche giorno fa dal consiglio comunale, con il voto contrario delle opposizioni. Si tratta di un bilancio rigido, che fotografa la difficoltà di tutti gli enti locali, alle prese con rigidità delle finanze comunali. Il comune di Comiso sconta ancora i postumi del dissesto finanziario del 2012, appesantito anche dall’introduzione, negli anni successivi, del “canone concessorio non ricognitorio” che, inserito per alcuni anni in bilancio, non ha mai prodotto alcuna entrata nelle casse comunali ed è stato infine, due anni fa, cancellato dai capitoli di bilancio.
LE REAZIONI POLITICHE
Dichiarazioni di Gaetano Scollo, segretario cittadino e consigliere comunale del PD di Comiso: “Rispettiamo la decisione del dott. Arezzo e lo ringraziamo per il lavoro svolto durante il suo mandato. Tuttavia, il Partito Democratico di Comiso non può ignorare il contesto in cui queste dimissioni avvengono. Questa amministrazione, ormai alla sua seconda legislatura, ha già visto in passato situazioni simili. Durante la prima legislatura, l’unico assessore civico, lo stimato dott. Caggia, fu costretto a dimettersi in circostanze analoghe.
L’assessore Arezzo ha sempre operato con garbo istituzionale e ha mantenuto rapporti costruttivi anche con le opposizioni. Ha lavorato in condizioni estremamente difficili, cercando di gestire una situazione economica e finanziaria disastrosa.
Le dimissioni dell’Assessore Arezzo sono, a nostro avviso, l’ennesima conferma del grave stato delle finanze in cui versa il Comune di Comiso. Questa situazione è stata da noi denunciata ripetutamente sia durante la precedente legislatura che in quella attuale. L’ultima approvazione del bilancio consuntivo 2023 ha evidenziato un quadro davvero molto preoccupante, che non può essere ignorato.
Rinnoviamo il nostro impegno a vigilare sulla gestione economica del Comune, nella speranza, speriamo non vana, di non trovarci già in un punto di non ritorno.”
Anche Gaetano Gaglio, della lista spiga, si è espresso a proposito delle dimissioni di Arezzo
“Le dimissioni dell’assessore al bilancio della Giunta Schembari, il dott. Arezzo, arrivano non del tutto inattese e certificano, se ce ne fosse bisogno, come le difficoltà nel controllo dei conti del Comune di Comiso abbiano da tempo superato i livelli di guardia.
Nessuno crede ovviamente ai motivi personali di cui parla il Sindaco Schembari nel comunicare alla città l’abbandono del suo assessore, che già aveva ereditato una situazione difficile ma che è letteralmente esplosa nell’ultimo periodo.
I perenni ritardi nell’approvazione degli strumenti finanziari – dal suo insediamento ormai sei anni fa il sindaco Schembari non è mai riuscita a portare in aula per tempo un bilancio -, i commissariamenti regionali ripetuti, le diffide continue del collegio dei revisori erano da tempo segnali gravi che una maggioranza sorda continua a non voler ascoltare.
I buchi di bilancio, l’ultimo consuntivo si è chiuso con un deficit di 5 milioni e mezzo, i debiti verso i fornitori dell’ente, oltre 20 milioni di euro di fatture scadute e non pagate dal 1 gennaio 2020 al 24 gennaio 2024, un Comune che paga solo una fattura ogni tre che ne riceve sono solo le ultime testimonianze di una crisi finanziaria cui la giunta non ha saputo e non sa dare alcuna risposta se non l’aumento di ogni tipo di tassa possibile per spremere i cittadini ed il ricorso agli esattori delle società private.
E’ in questo quadro che Arezzo lascia, da persona seria, dopo aver portato in aula il consuntivo 2023, ma evitando di diventare il capro espiatorio di un disastro che all’orizzonte si intravede sempre più vicino.
A lui riconosciamo la serietà, la disponibilità all’ascolto che ne ha sempre contraddistinto il rapporto con i consiglieri, la sincerità nelle interlocuzioni senza il ricorso ad artifici retorici o alla fuga nel silenzio. Un assessore corretto e impegnato che non può certo essere additato come il colpevole della crisi dell’Ente che ha responsabilità politiche ben precise.
Gli auguriamo di continuare a raccogliere le soddisfazioni ed i riconoscimenti che il suo lavoro gli garantisce, lasciando a coloro restano le responsabilità che è giusto che si prendano”.
I gruppi di maggioranza consiliare (FdI, IdeAzione e Comiso Vera)
“Tutti i consiglieri comunali di maggioranza, il Presidente del Consiglio e gli assessori esprimono gratitudine all’assessore Giuseppe Arezzo per la professionalità dimostrata e per l’eccellente lavoro svolto, in più di un anno, con efficacia e puntualità. Con rammarico prendono atto delle ragioni esposte dall’assessore Arezzo, di natura esclusivamente privata: riuscire a conciliare impegni personali e professionali con un’azione amministrativa efficace e continua, diventa purtroppo sempre più difficile. Rimane il lavoro svolto, i rapporti umani, caratterizzati da grande correttezza, e l’eccellente capacità di mettere tutti, consiglieri e assessori, in condizione di capire al meglio una materia tecnica e complessa quale la finanza pubblica.
L’avvio della seconda stagione Schembari che ha visto l’assessore Arezzo protagonista di ben 4 bilanci non può certo essere oscurata dalla dietrologia a cui le opposizioni tentano di abituare i loro elettori che si riducono di elezione in elezione proprio per l’aggressione verbale a cui si spingono, trascinando via la sensibilità di un uomo che si è prestato alla politica, mettendosi in gioco senza sconti e che con responsabilità ha rimesso al Sindaco la delega più cruciale nella vita pubblica.
La lettura dell’immiente catastrofe finanziaria è una nota stonata, in una vicenda caratterizzata da un clima di lealtà e correttezza.
Le dimissioni hanno una motivazione personale, l’unica a cui va dato rispetto e veridicità.
A questa logica ottusa rispondiamo con l’unitarietà che è il nostro valore aggiunto, lo stesso che da anni i Comisani premiano e continueranno a premiare. Qualcuno se ne faccia una ragione”.
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