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Cittadini fragili e nuove esigenze della comunità: Terranova chiede un confronto con l’assessore modicana Chiara Facello
09 Dic 2023 10:13
Cittadini con nuove esigenze e bisogni e chi può occuparsene? I Comuni fanno abbastanza? E’ questa la domanda che si pone il segretario della FLAI CGIL di Ragusa, Salvatore Terranova, in una lettera inviata all’assessore ai servizi sociali del Comune di Modica, Chiara Facello. Una lettera lunga e complessa dove Terranova effettua un’analisi su quello che i Comuni fanno, hanno già fatto e che potrebbero fare. Secondo Terranova, per l’appunto, il “mosaico di esigenze ritengo debba essere ricondotto, per poterlo gestire, al ruolo degli enti di prossimità, appunto gli enti locali”, spiega Terranova e aggiunge: “E proprio perché sono bisogni nuovi, il primo riferimento non può essere il privato, bensì l’ente più vicino ai cittadini”.
Per Terranova è importante avviare un dialogo con l’assessore Facello su alcune problematiche.
Innanzitutto, la costruzione di servizi ad una quota piuttosto ampia di anziani e disabili completamente lasciati all’assistenza della famiglia quando c’è o che, se essa manca del tutto, ne sono del tutto privi.
Elaborazione di progetti di interventi in favore di cittadini, prima titolari di reddito di cittadinanza, e che, alla luce della norma vigente, pur risultando occupabili, sono rimasti completamente abbandonati a sé stessi, nel senso che il ruolo delle istituzioni deputate o di altri soggetti ad attivare procedure di politiche attive del lavoro non hanno ad oggi prodotto alcunché.
Pianificazione di strumenti che consentano di fronteggiare l’elevato numero di disoccupazione giovanile, attraverso il lavoro in connessione con altre istituzioni. Qui si è su un versante veramente delicato e complesso e non c’è alcun intervento, né nazionale, né regionale, né locale, che si muova nella direzione di impostare un insieme di procedure di indirizzo capaci di aggredire la evidentissima problematica;
Interventi, ormai improrogabili, finalizzati alla possibilità di elaborare una sorta di aggiuntivi servizi di integrazione socio-sanitaria per coloro, cittadini, affetti da patologie non croniche, che pagano le prestazioni socio-sanitarie rivolgendosi ai privati, che spesso le forniscono con costi onerosi e, per di più, in nero. Si tratta di pensionati e disabili, che vedono così assottigliarsi le loro pensioni, dovendo pagare totalmente prestazioni esose;
Sulla problematica che attraversa la condizione degli immigrati che risiedono nel nostro territorio appare opportuno avviare una attenta riflessione per evitare il costituirsi di ghetti in alcuni quartieri della città, approntando politiche di inclusione;
Interventi di matrice socio-culturale in favore della popolazione residente nella zona 167 (treppiedi nord), totalmente abbandonata. Una zona, tra l’altro, del tutto sprovvista dei necessari interventi riparativi sugli immobili da parte del competente IACP, ente che sembra essere lì come spettatore distratto e totalmente incapace di promuovere e programmare operazioni di ripristino di abitazioni che hanno subito l’usura del tempo. Si è in presenza di appartamenti soggette ad infiltrazione di acqua quando piove e che da troppo tempo l’istituto, pur essendone a conoscenza, non ha provveduto a riattare.
Terranova chiede dunque all’assessore di avviare un serio confronto su queste problematiche e di analizzarle nella fattispecie per il territorio di Modica al fine di pianificare nuove pratica e interventi sociali che possano abbracciare tutte quelle categorie vulnerabili.
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