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Certificazione DOP per il pane di “pasta dura”: a che punto è l’iter? Costituiti due gruppi di lavoro
16 Set 2024 15:04
L’Assessorato allo Sviluppo Economico continua a portare avanti l’iter per il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP) per il pane di pasta dura, un prodotto che rappresenta un simbolo di storia e cultura per la comunità. Il processo di ottenimento del marchio DOP richiede un lavoro sinergico che parte dalla formazione di un consorzio e dalla redazione di un disciplinare dettagliato, comprendente vari aspetti. Tra questi, sono fondamentali: il nome del prodotto da proteggere, la descrizione delle materie prime utilizzate, le caratteristiche chimiche e organolettiche, la delimitazione geografica della zona di produzione e la dimostrazione del legame tra il prodotto e il suo territorio d’origine.
Il lavoro prosegue
Per coordinare questo lavoro, il Comune ha istituito, tramite determinazione sindacale, due gruppi di lavoro a titolo gratuito: uno tecnico-scientifico, con referente Giuseppe Cicero, e un gruppo di lavoro promotore, con referente Riccardo Roccella, entrambi presieduti dall’assessore allo Sviluppo Economico, Giorgio Massari.
L’importanza del pane di pasta dura risiede nel suo ruolo storico e culturale, rappresentando un elemento profondamente radicato nella tradizione locale. Il processo di produzione coinvolge una serie di tecniche e preparazioni che valorizzano i grani autoctoni, l’acqua e le modalità di cottura, trasformando questo cibo in un simbolo di vita e di tradizione.
L’assessore Giorgio Massari ha dichiarato che il riconoscimento della DOP va oltre il prestigio, costituendo un passo importante per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e alimentare. Il marchio di qualità, infatti, non solo certifica l’eccellenza del prodotto, ma rappresenta un legame con la memoria collettiva, incoraggiando la comunità a preservare le proprie radici e costruire nuove reti sociali senza dimenticare il passato.
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