“Carnevale di Chiaramonte, per le opposizioni “ridotto a una sagra”. Cutello: “Dovreste gridare al miracolo”

Il carnevale a Chiaramonte non è ancora iniziato ma è già polemica sull’organizzazione. Una delle feste principali della cittadina iblea, da sempre meta per quei giorni di divertimento, da anni cerca una formula che possa rinnovarsi e stare a passo con i tempi. I due anni di covid certo non hanno aiutato e lo stop forzato ha portato a una eclissi dei carri allegorici che ad oggi non vengono più costruiti. Una cosa è certa: se qualcuno pensa che possa riproporsi la formula vincente degli anni ’90 è fuori strada. I tempi cambiano e i ragazzi crescono e vanno via dalla città. Chi ha responsabilità in tutto questo? Secondo i consiglieri comunali d’opposizione del gruppo “Iacono Sindaco”, ovvero Gaetano Iacono e Federico Chinnici, la coordinatrice del movimento civico Jessica Stracquadaini e il gruppo cittadino di Fratelli d’Italia, l’attuale amministrazione avrebbe “mortificato” il carnevale chiaramontano, vanificando i tanti passi avanti compiuti.

LE OPPOSIZIONI: “CARNEVALE MORTIFICATO”

“Quello che era uno dei Carnevali più belli e caratteristici della Sicilia è stato ridotto a una sagra della salsiccia. È questa la realtà di Chiaramonte Gulfi che dopo la roboante campagna elettorale dei “Presenti” con promesse non mantenute sul Carnevale (come una Cittadella dedicata) e che oggi vede il nostro paese perdere un pilastro della sua tradizione”, dichiarano. E continuano: “Avremo bracieri e salsicce ma non avremo di certo una manifestazione che negli anni si era caratterizzata per identità e prestigio, con carri di grande livello, allegria, gruppi in maschera e migliaia di presenze. L’amministrazione Cutello ha mortificato tutti quei ragazzi che con dedizione da anni si erano cimentati nella costruzione dei carri allegorici e ha avvilito quelle giovani maestranze che negli anni si erano formate per dare lustro e prestigio a Chiaramonte con la loro opera”. Il gruppo d’opposizione punta anche sulla mancata partecipazione dei deejay chiaramontani, non coinvolti in questa manifestazione.

CUTELLO RISPONDE: “E’ UN MIRACOLO”

Non della stessa opinione il sindaco della città, Mario Cutello: “Qualcuno forse dimentica che siamo in dissesto. E’ un miracolo che si riesce a organizzare il carnevale, grazie a risorse economiche non comunali perché, come recita l’articolo 250 del TUEL, il comune in dissesto non può fare spese non essenziali. Noi siamo riusciti a passare da un carnevale che negli anni scorsi costava 150 mila euro a uno che oggi, per quattro giorni di festa, costa 30, 35 mila euro. In altre realtà in dissesto spengono le luci e noi invece riusciamo a fare festa. Sfido chiunque a trovare fondi in dissesto”. Poi, il sindaco continua: “La salsiccia è il prodotto principe di Chiaramonte e la sagra è sempre stata l’attrattiva principale. Mi spiace per i deejay chiaramontani, l’organizzazione quest’anno ha puntato su altro ma ciò non significa che non saranno coinvolti in altre manifestazioni. Ci rivedremo mercoledì, quando la festa sarà finita e allora comunicherò i dati sul carnevale e vedremo se questa formula non avrà avuto successo”.

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