Carenza idrica ad Acate, il sindaco non ci sta: “gestione pessima, chiedo intervento del Prefetto”

Acate vive una carenza idrica senza precedenti, già prima dell’inizio dell’estate. Il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone, ha espresso il suo profondo malcontento per la grave crisi idrica che il comune sta affrontando, definendola un “massacro” per la città. Nonostante gli interventi strutturali precedentemente realizzati da Iblea Acque, la gestione dell’emergenza idrica è stata a suo avviso del tutto insufficiente. Fidone ha dichiarato di aver inviato numerose richieste all’azienda, ben cinque nel corso degli ultimi mesi, senza ricevere alcuna risposta, una mancanza di rispetto verso le istituzioni e la comunità di Acate.

Pessima gestione delle autobotti

In una nota, il sindaco ha anche sottolineato la pessima gestione delle autobotti, il mancato avvio di uno sportello locale di Iblea Acque, e l’inefficienza dei contatti telefonici, che hanno lasciato il Comune a gestire una situazione non di sua competenza, creando un grave disagio tra i cittadini.

La situazione, diventata insostenibile, ha portato a minacce personali contro il sindaco e a un’escalation di tensioni. Fidone ha quindi sollecitato l’intervento del Prefetto di Ragusa, chiedendo una riflessione seria da parte dei vertici di Iblea Acque sulla loro capacità di fornire un servizio essenziale per la comunità.

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