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A Modica, il mistero degli SMS mandati ai cittadini per comunicare che erano negativi
24 Nov 2020 15:59
E’ di stamani la notizia di una stranezza che si sta verificando a Modica: alcuni cittadini hanno ricevuto degli SMS in cui veniva comunicato l’esito negativo del tampone per il Covid. In particolare, è successo che un cittadino, Emanuele Cavallo, ha ricevuto un SMS in cui si comunicava che l’esito del suo test rapido era negativo, anche se in realtà non aveva mai effettuato lo screening che si è svolto nel fine settimana a Modica.
Da questo episodio, alcune domande sono nate in modo spontaneo: come è stato possibile che sia stato comunicato un esito negativo ad una persona che in realtà non ha mai fatto il test? Com’è stato rintracciato il suo numero di telefono?
Si è scoperto, che il numero di telefono da cui è partito l’SMS corrisponde a quello di un ufficio comunale.
Immediata la replica del sindaco, Ignazio Abbate: prima, con un comunicato ufficiale, in cui denuncia “messaggi in rete all’utenza manipolando gli esiti dei tamponi creando allarmismi ingiustificati”. Per carità, ci può stare che qualche personaggio possa anche manipolare delle informazioni: ma o lo fa in rete o lo fa per SMS, che sono due cose distinte e separate.
Poi, molto correttamente, il sindaco spiega in questo comunicato: “Se è positivo viene data la comunicazione telefonica al cittadino e l’esito viene consegnato successivamente “brevi manu” alla persona interessata. Se l’esito è negativo non viene fatta telefonata alcuna e la persona interessata può ritirare dal medico curante l’esito. Da precisare che l’ente da domenica 22 novembre non ha inviato alcuna comunicazione informatica in ordine allo screening effettuato”.
Terminava in questo modo il suo comunicato ufficiale inviato in mattinata. Successivamente, il sindaco si affida a Facebook e scrive un post per chiarire, dal suo punto di vista, ulteriormente la questione: “SOLO ed ESCLUSIVAMENTE nella giornata di SABATO sono stati mandati sms per comunicare l’effettiva negatività al tampone. Non la positività che veniva comunicata solo con una telefonata cui seguiva l’obbligo di ripresentarsi sul posto”.
Questa prima affermazione ci sorprende perché è in contrasto, in parte, con il primo comunicato, in cui viene specificato che l’esito negativo può essere ritirato dal medico curante. Come è stato comunicato dall’Asp di Ragusa la procedura in merito ai tamponi rapidi funziona in questo modo: il risultato del test arriva in poco meno di un quarto d’ora e se si è negativi, si torna a casa. Se si è positivi, si è invitati a fare il test molecolare, il cui risultato può essere comunicato anche dopo un paio di giorni. Non prima, comunque, di 24-48 ore.
I risultati dei test vengono poi caricati sulla piattaforma Asp, a cui hanno accesso soltanto i medici di famiglia, il sindaco della città e il servizio informatico. Ci chiediamo: che senso ha, dunque, mandare un SMS di negatività, quando già l’interessato conosce il risultato dopo un quarto d’ora, e invece la positività viene comunicata dopo qualche giorno dal medico di famiglia o dall’Azienda sanitaria? Facciamo davvero fatica a capire il senso di questi SMS che sarebbero stati inviati da un ufficio comunale.
Sempre nella seconda comunicazione del sindaco effettuata su Facebook, leggiamo: “Constatato che alcuni numeri contenuti nelle tessere sanitarie non corrispondevano più agli intestatari delle stesse, già da domenica abbiamo cambiato metodo: niente più SMS ma solo telefonate ai casi positivi”.
Sempre secondo quanto è stato comunicato dall’Asp di Ragusa, le tessere sanitarie vengono chieste al momento di effettuare il test rapido, insieme al modello di consenso, solo per fini statistici. Nel caso di esito positivo del tampone, e solo in quel momento, sarà utilizzato il numero di telefono.
Noi non siamo in grado, al momento, di fornire una risposta soddisfacente al lettore sul perché a Modica (al momento non ci risultano altri Comuni in cui sia accaduto qualcosa di simile), sia accaduto questo.
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