A.A.A. casette dell’acqua cercasi a Scicli. Progetto rimasto da 4 anni nel cassetto

Due le Casette dell’acqua sulla cui installazione fra Scicli e Donnalucata si era pronunciato all’unanimità il Consiglio comunale il 9 aprile del 2019 esaminando un ordine del giorno degli allora consiglieri Guglielmo Scimonello e Lorenzo Bonincontro. Ed è proprio il primo, che attualmente non ricopre il ruolo di consigliere ma quello di cittadino comune, a sollevare il problema.

Due servizi che dovevano nascere nel parcheggio di via Merano a Donnalucata e nella rotatoria di via Ospedale a Scicli.

“Avrebbero consentito ai cittadini di approvvigionarsi di acqua potabile proveniente dalla rete idrica che offre ampie garanzie di tutela della salute essendo buona, sicura e ottima da bere perché certificata da rigorosi controlli periodici dell’Asp, e di acqua gassata pagando un prezzo simbolico di 6 centesimi a litro – spiega Scimonello, già assessore dell’ex giunta Giannone – era stata trovata persino un’azienda disponibile a provvedere gratuitamente all’installazione. Perchè il progetto è stato lasciato nel cassetto?

L’installazione avrebbe portato a benefici economici per i cittadini.

“Benefici per le famiglie ma anche per l’ambiente. Avrebbe portato alla riduzione, ad esempio, del consumo di bottiglie di plastica Pet giacché il prelievo annuo di 200mila litri d’acqua da un chiosco eliminerebbe circa 120mila bottiglie Pet da 2 litri, pari a circa 41mila chili di plastica ed a 1.500 chili di Co2 per la produzione ed il trasporto – conclude l’ex amministratore – all’epoca sarebbe stata la prima realizzata nel territorio di Scicli. Oggi invece è possibile trovarne nei comuni limitrofi, come Modica, Marina di Ragusa e Ragusa, dove alle parole sono seguiti dei fatti con grande soddisfazione dei cittadini”.

Foto: repertorio

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