ADIL AKBASOGLU METTE L’ITALIA IN PRIMA FILA

Dopo il successo dell’ultima esibizione del giugno scorso, Adil Akbasoglu, assieme ai vocalist e il maestro Celik  Kasapoglu, trasferisce il suo spettacolo dedicato al grande cantautore Domenico Modugno presso l’IIC ( l’Istituto della Cultura Italiana di Istanbul) “ Volare Modugno ve Ben- (Modugno ed io) ”, è il titolo dell’evento in scena presso il Teatro di Casa Italia il prossimo 7 novembre alle 19.30.

Raggiunto al telefono …alla mia domanda: “ perché ha scelto di cantare Modugno”, Adil Akbasoglu ha risposto con una lettera,  che riportiamo qui di seguito integralmente. Adil, artista turco musulmano di Istanbul parla tre lingue, ecco il suo italiano delicatamente imperfetto ma che lascia perfettamente intendere ciò che vuole dire …

Cara Mariella,

…Cantare Modugno è insieme un immeritato onore, una responsabilità importante e una grande goduria! Farlo poi nella cornice del teatro di Casa Italia e un’occasione che rende il tutto, ancora più emozionante e per questo ha tutta la mia gratitudine e ringrazio la Dott.ssa Maria Luisa Scolari  Addetto Reggente dell’ICI di Istanbul, che ha accolto con fiducia la mia proposta. .. Sono terrorizzato, ma non vedo l’ora di esibirmi in quello che è per me il “tempio” della cultura italiana

…Amo la cultura italiana, ho studiato al Liceo Italiano di Istanbul, tutta la mia formazione personale e culturale ha attinto da questa straordinaria Nazione che ha dato i natali a grandi uomini illustri ma anche ad artisti come Domenico Modugno.

Sfortunatamente il mio show si chiama ‘’volare’’, credo la stessa sfortuna avrà sentito in se anche Modugno perché Volare o col suo nome originale “nel blu dipinto di blu” è uno dei suoi principali capolavori che è stato il pulsante della sua fama per il mondo. Ma arriva a metà della sua carriera, mentre per me Modugno si deve ricordare con tutte le sue canzoni.

Modugno è un abisso di musica di cultura e di sentimenti che io all’inizio non lo sapevo, neanche non conoscevo cosi tante delle sue canzoni. Ma facendo un panorama su di lui vedo che ha saputo annusare tutto quello che vedeva attorno e trasformandolo in poesie e canzoni. …Un cavallo cieco, gli operai in miniera, la sua terra arida, il grillo che canta, l’uomo in frac il nobile barone Trabia (che stranamente è anche lo stesso nome di un villaggio sul bosforo) İn depressione che va al suicidio, la liberta, le malattie, la morte, il divorzio, persino il caffe al bar, infine anche l’amore, l’argomento più comune di tutte le canzoni, che Modugno canta con una sola differenza ‘’ amare una donna ma fino la fine e accettarla anche dopo una volta che lei ha avuto qualcun altro”. 

Quando canto le sue canzoni, credo che lui abbia risolto le cifre del popolo italiano come le cifre da VİNCİ direi che queste cifre le ha nascoste fra le parole delle canzoni tipo il mare, il cielo, Dio, lo azzurro, il sole, il pesce, la famiglia… quindi il İTALİA.

Invece, molti critici giustamente hanno definito, la sua musica ‘’ la musica pura del mediterraneo’’ …ma io dico, che la musica è universale, se la musica è buona piace a quello che sta sul mare a quello che sta in montagna, polo nord polo sud non cambia … perché questa musica in se porta le note di allegria e la nostalgia, il dolore, la tristezza,  l’affetto ’illimitato, ma so che alcuni in Italia  l’avevano criticato una volta per la semplicità dei ritmi e delle melodie delle sue canzoni. 

La musica di Modugno, quella che sento io e di cui prendo la mia forza è proprio dalla sua semplicità che poi è la purezza della vita.  Per me Domenico Modugno facendo il panorama come lo facciamo noi con il nostro show ormai è un Santo da riconoscere fra i CLASSİCİ della storia della musica 

Un solo uomo che resiste contro la discografia internazionale contro le correnti addizionali di musica tipo Beatles, grandi voci come Tom Jones sul mercato già esistente in America con Frank Sinatra, Nat king Cole , Elvis Presley

Lui c’è l’ha fatto con la forza delle sue note della sua chitarra e le parole della sua terra. Nel mio spettacolo quando le sue canzoni si alternano con quelle dei suoi contemporanei, la platea comincia a capire, anche se non riconosce Modugno, capisce il significato dello spettacolo…..

Finisce così la lettera di Adil, quanta passione, quanto amore per questa Nostra Nazione, lui straniero di TURCHIA che canta L’Italia…E’ cosi che nasce “Volare, Modugno ve Ben (Modugno ed io) ”, dal cuore di un bambino…il viaggio di una vita, un viaggio con l’artista, che vuole sottolineare la personalità di un uomo che si riconosce in un mito attraverso tutta la sua autenticità e la sua  forza interpretativa.

La locandina si avvale di un nome importante il pianista Celik Kasapoglu, direttore dell’affermato coro Ladies & Gentlemen in Istanbul. Formato da 80 coreuti tutti maestri di conservatorio… solamente 12 di loro daranno voce, ora in italiano ora in turco ora in inglese ai personaggi più illustri che hanno caratterizzato il periodo storico legato alla trasformazione della musica internazionale…ma a magnificare con la sua voce di tenore il grande Modugno sarà Adil Akbasoglu in arte Andrea Pantaloni al quale mi sento di dire grazie per avere dato, nella Sua Istanbul, il migliore posto “in prima fila “ all’Italia.

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