L’UNIVERSITÀ TELEMATICA: LA SUA IMPORTANZA NEL FUTURO DELL’ISTRUZIONE

12 Giu 2013 15:09

Se anche le più importanti Università al mondo, ovvero Harvard e Stanford negli Usa, hanno iniziato da qualche tempo a “migrare” sul web parte dei propri corsi di studio, allora è proprio vero che siamo di fronte ad un cambio epocale nel futuro dell’istruzione universitaria, un futuro in cui la “telematica” diventerà il canale principale di veicolazione dei contenuti formativi.

Le cifre d’altronde parlano chiaro. Nel Regno Unito come in Spagna si contano già 200 mila iscritti alle Università telematiche; in Italia la cifra (secondo le ultime stime) si aggira intorno alle 40 mila unità con un trend in decisa crescita nei prossimi anni.

Ma qual è il motivo del loro successo? Bisogna innanzitutto partire da un presupposto: in Italia come all’estero gli Atenei online sono riconosciuti in termini di legge, come ad esempio succede per l’Università Telematica di Unicusano, e rilasciano titoli di studio (lauree, master, attestati di formazione professionale) equiparati a quelli delle Università tradizionali.

Detto questo si capisce perché, in termini di obiettivi finali, la scelta tra le università online e le università vecchio stampo non presenta differenze sostanziali per lo studente.

Quello che invece cambia, e di molto, sono le “risorse” richieste allo studente. Risorse in termini di tempo  e di denaro.  In fatto di risorse di tempo le Università Telematiche garantiscono il massimo della giostrabilità, e non richiedendo la presenza in loco per le lezioni, risparmiano allo studente lunghi spostamenti giornalieri per raggiungere la facoltà. 

Ma i risparmi sostanziosi, con le Università Telematiche, si hanno anche in termini di risorse economiche. Grazie alla possibilità di seguire i corsi online gli studenti non sono obbligati a vivere nei pressi delle facoltà pagando salati affitti e soprattutto (se già impiegati) possono proseguire nella loro professione sfruttando i momenti liberi dal lavoro per dedicarsi allo studio.