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Vittoria, bambino di 10 anni aggredito: allarme sicurezza nel centro storico
10 Dic 2025 12:03
Un bambino di 10 anni aggredito a Vittoria. L’’episodio si è verificato nei pressi di piazza Henriquez, nella zona alle spalle dell’ex centrale elettrica, l’edificio che ospita, tra l’altro, la sala del consiglio comunale e una sala per le mostre e i convegni, attualmente chiusa.
Ignoti malviventi lo avrebbero strattonato e trascinato verso la scala che porta verso le “cannavate”, il pendio scosceso verso la valle del fiume Ippari, dove si trovano anche delle grotte naturali, in passato utilizzate dai pastori e dagli agricoltori della zona. L’episodio è stato denunciato in consiglio comunale dalla consigliera Valentina Argentino, del movimento 5 Stelle, che lo avrebbe appreso direttamente dai genitori del bambino. “qui nel centro storico – ha detto Argentino – si trova il “Granaio culturale, un luogo frequentato per fortuna da molti bambini e ragazzi. Proprio per questo è più necessario garantire la sicurezza dei nostri bambini. La piazzetta dietro l’ex centrale elettrica, dove dovrebbe sorgere un campetto, è spesso luogo di ritrovo per il consumo di alcool e droghe. Lungo il pendio c’è anche una grotta, anch’essa utilizzata per questo. Chiedo al comune maggiori controlli e magari di chiudere l’accesso a questa grotta. È inaccettabile che non ci si senta più sicuri neppure nelle nostre piazze, nei luoghi di incontro, davanti ai punti di aggregazione culturale che dovrebbero essere spazi protetti per tutti, soprattutto per i più giovani” Argentino ha poi fatto riferimento al recente incontro che si è svolto a Roma, presso il ministero dell’Interno, con il senatore Salvatore Sallemi e il sindaco Francesco Aiello che ha affrontato il problema della sicurezza, che a Vittoria è diventato sempre più pressante. Le strade non sono sicure, interi quartieri vivono nel terrore per la possibilità di incontri indesiderati, specie nelle ore serali. Il problema riguarderebbe la presenza di immigrati, di varie nazionali. Non si tratterebbe di coloro che ormai da tempo vicino nel territorio nazionale, spesso con famiglie inserito nel contesto sociale cittadino, ma di presenze più estemporanee, spesso di giovani maschi soli.
“Ho affrontato questa situazione nel mio intervento – aggiunge Argentino – e mi auguro che le promesse annunciate dopo l’incontro al Ministero, alla presenza del sindaco e del senatore Sallemi, si traducano rapidamente in fatti concreti. Servono più forze dell’ordine sul territorio, e servono subito. Quello della sicurezza è un tema comune a tutte le città d’Italia, lo preciso perché non ritengo sia corretto definire Vittoria come una pecora nera, l’emergenza sicurezza sta interessando la Sicilia e l’Italia da nord a sud, lo dimostrano gli episodi di cronaca”.
Secondo Argentino la repressione non basta. Bisogna agire e lavorare sulla prevenzione. “Sappiamo anche che la repressione e l’aumento dei controlli non bastano. La sicurezza si costruisce anche intervenendo sulle radici sociali dei problemi. Per questo diventa essenziale rafforzare ancora di più l’organico dei servizi sociali: solo così potranno intercettare più bandi, attivare progetti educativi, lavorare accanto alle famiglie e ai giovani, e prevenire situazioni di degrado e marginalità prima che sfocino nella violenza”.
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