Politica Modica: sindaca Monisteri determinata ad andare avanti, ma l’opposizione vuole l’azzeramento totale

Il passaggio all’opposizione del gruppo Voce Libera segna un nuovo punto di tensione nel panorama politico modicano e, più in generale, nell’area del centrodestra ibleo. La sindaca Maria Monisteri, dopo settimane di confronto interno, ha scelto di tirare dritto “senza se e senza ma”, accusando i tre consiglieri ex alleati di voler imporre condizioni e di aver rifiutato l’offerta di un assessorato in giunta.

Dal canto loro, i rappresentanti di Voce Libera, Aurnia, Cascino e Civello, respingono ogni accusa e parlano di “scelta di coerenza”, spiegando di non voler “accettare contentini” e di chiedere da mesi un azzeramento totale della giunta. Il gruppo, infatti, aveva proposto la nascita di un esecutivo tecnico, composto da figure competenti e super partes, ritenendo l’attuale squadra amministrativa “non adeguata al ruolo e alle sfide della città”.

La sindaca, invece, aveva offerto solo un rimpasto parziale, con l’assegnazione di una delega precedentemente detenuta da lei stessa, mantenendo però intatti gli altri assetti. Da qui la rottura e il passaggio all’opposizione, che apre ora interrogativi sulla tenuta della maggioranza e sul futuro politico dell’amministrazione modicana.

Nonostante le difficoltà, Maria Monisteri si dice determinata a proseguire lungo la propria strada:

“Continuerò a portare in Consiglio comunale delibere oggettivamente votabili – ha dichiarato – nella speranza che prevalga il senso di responsabilità e che i consiglieri sappiano lavorare nel rispetto di chi li ha votati.”

Un appello alla collaborazione che si scontra però con i numeri: dopo l’uscita di Voce Libera, la sindaca può contare su soli sette consiglieri a favore, una mancanza di numeri che rende ogni votazione un banco di prova politico.

Ragusa: dialogo difficile e equilibrio precario

Uno scenario di tensione che non è isolato. Anche a Ragusa, il centrodestra continua a mostrare divisioni e difficoltà di dialogo interno. Dopo il voto delle europee e le prime mosse in vista delle amministrative del 2026, le forze che compongono la coalizione — da Fratelli d’Italia a Forza Italia, passando per le liste civiche di area moderata — faticano a trovare una linea comune.
L’amministrazione Cassì, pur mantenendo un profilo civico, si trova al centro di un confronto continuo tra i partiti tradizionali che rivendicano maggiore protagonismo, in un contesto in cui i rapporti di forza interni restano fluidi.

Ispica: in cerca di un equilibrio

Situazione delicata anche a Ispica, dove il centrodestra prova a riorganizzarsi dopo mesi di tensioni interne e un’opposizione che, pur minoritaria, si mostra sempre più coesa. Le dinamiche locali riflettono un quadro politico frammentato, con alleanze che si ricompongono e si sciolgono a seconda dei temi e delle prospettive future.
Nel frattempo, cresce il dibattito interno sui nomi e sui progetti in vista delle prossime scadenze elettorali, con l’obiettivo — non semplice — di costruire un fronte comune credibile e competitivo.

Uno scenario in evoluzione

Nel complesso, nel territorio ibleo si registra una fase di instabilità politica che attraversa diversi comuni e riflette le difficoltà del centrodestra di trovare un equilibrio tra leadership locali, ambizioni personali e coerenza programmatica.

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