20 NOVEMBRE LA GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI.

Quel maledetto passaggio a livello di Manfalut a 356 chilometri a sud del Cairo, nella provincia di Assiut centro dell’Egitto. Molto probabilmente le barriere sono rimaste aperte al momento sbagliato facendo scagliare un treno contro uno scuolabus sul quale viaggiavano ben 60 bambini che stavano facendo una gita scolastica. Molto probabilmente l’addetto alla gestione del passaggio a livello si era addormentato lasciando la sbarra alzata. Si attribuisce a lui, la responsabilità… al casellante dormiglione, incurante di chiudere il cancello scorrevole che blocca il transito dei veicoli sulla strada. Lo inchiodano diverse fonti con la collaborazione di alcuni testimoni oculari. E’ stato arrestato. I familiari delle piccole vittime hanno chiesto per lui la pena di morte.

 Un fatto sconvolgente dal drammatico bilancio di 47 vittime di età compresa tra i 4 e i 6 anni. 47 bambini hanno perso la vita. 47 sono i corpi dei bimbi a terra ricoperti di sangue le cui macchie rimangono indelebili sulla carrozzeria del treno assieme ai quaderni, libri sparsi, pennarelli e qualche pupazzo lungo i binari per centinaia di metri. 47 sono le famiglie che piangono la perdita dei loro figli.

Lo stesso numero di vittime fu causato da un passaggio a livello nell’Egitto settentrionale, su quella maledettissima linea ferroviaria Alessandria-Marsa Matrouh il 16 luglio 2008. All’incirca una cinquantina le vittime. In quel terribile incidente un camion carico di pietre del quale autista aveva perso il controllo investì un’intera fila di altri veicoli fermi, spezzando le sbarre e travolgendo un treno che arrivava proprio in quel momento.

Da non dimenticare addirittura quel terribile incidente ferroviario il più grave in Egitto, del 2002 quando sette vagoni di un treno presero fuoco e le fiamme causarono 361 morti. Una revisione del sistema ferroviario completamente inesistente senza interventi di ammodernamento dei sistemi di controllo e di segnalazione sicuramente considerati di livello antiquato e poco efficiente. 

Ritornando al maledetto 17 novembre  si evince una scena apocalittica che secondo alcuni corrispondenti della televisione pubblica in diretta raccontano l’immagine dello scuolabus spaccato a metà i cui rottami vengono trascinati oltre un chilometro. Immagini agghiaccianti di corpi trucidati, mutilati, ridotti in brandelli fra la disperazione di molti familiari recati sui binari in cerca dei loro piccoli congiunti. Alcuni corpi sono irriconoscibili sparsi tra un groviglio di lamiere del pullman. I piccoli congiunti che non torneranno a correre, a giocare a fare i dispetti. Quelle piccole pesti diventati improvvisamente angeli. Ancora una volta sono i bambini a piangere gli errori dei grandi. Ancora una volta sono queste creature a rimetterci. Come si fa a consolare una mamma di tre bimbi in lacrime massacrata dai sensi di colpa, che urla: “I miei figli! Non vi avevo dato da mangiare prima che usciste!”

 

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