Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
UN NUOVO CORSO AL CONSORZIO DI BONIFICA PROVINCIALE
17 Nov 2012 10:27
Il Consorzio di bonifica n.8 di Ragusa ha recepito la direttiva del dirigente generale dell’assessorato regionale alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta, che invita gli enti consortili siciliani ad attivare la creazione di specifiche sinergie con le istituzioni locali. “Devo dire – afferma il direttore generale del Consorzio di Ragusa, Giovanni Cosentini – che si tratta di un orientamento che avevamo già attuato come testimonia, ad esempio, il nostro recente incontro con il sindaco di Ispica, Piero Rustico, per la questione del dissesto idrogeologico della fascia costiera. Avevamo, tra l’altro, già stipulato con i Comuni e con altri enti territoriali una serie di protocolli che ci garantiscono l’attivazione di quel concetto della reciprocità d’intervento su cui, a quanto sembra, la Regione intende puntare parecchio nei prossimi anni”. Cosentini chiarisce meglio di cosa si tratta.
“Il Consorzio di bonifica – aggiunge – con la propria organizzazione tecnica e operativa può risolvere alcune problematiche, per quanto riguarda le nostre competenze, che l’ente locale accusa in una data area del proprio territorio. La stessa cosa succede, di converso, quando il Consorzio può contare sulle strutture dell’ente locale per l’effettuazione delle proprie operazioni. Oltre all’aspetto pratico, ci troviamo in una fase di attento studio delle sensibilità del territorio per potere procedere in modo adeguato laddove se ne ravvisa maggiormente la necessità. Come ad esempio l’eventuale progettazione di opere idrauliche che consentano la mitigazione dei danni in caso di allagamenti o di eventi atmosferici del genere. Non più chiusi, dunque, dentro la logica stretta della competenza. Ma ci si apre all’esterno, soprattutto a livello provinciale e soprattutto se si registrano difficoltà che attengono alla sinergia tra due enti. Tra l’altro, con questo nuovo modus operandi anche l’ambiente non soffrirà di alcuna violazione di equilibrio mentre l’ente territoriale potrà svolgere in modo sereno le proprie funzioni”.
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