Vaccini, code agli hub regionali (anche a Ragusa) mentre l’assessore Razza rassicura

“Anche oggi si prosegue a vaccinare, finalmente con piu’ ordine. Ieri siamo stati la terza regione in Italia per percentuale di soggetti vaccinati sulla popolazione. Oggi mi aspetto un risultato analogo. Devo fare una raccomandazione: e’ del tutto inutile andare molte ore prima rispetto alla propria prenotazione ed e’ necessario rispettare le regole di priorita’”.

Lo scrive su Facebook l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. “Se si vogliono evitare lunghe file, la prima regola e’ rispettare gli orari ed evitare di andare a farsi vaccinare se non e’ ancora il proprio turno – aggiunge -. Ma alcuni tempi, e va detto con chiarezza, sono indispensabili: registrazione ed anamnesi richiedono il tempo necessario. Accade ovunque, in ogni parte del mondo. La vaccinazione e’ prima di tutto un fatto medico e si impongono i giusti controlli sulla salute di ognuno”.

“In tutte le province siciliane si va avanti con la vaccinazione. Senza tregua e con grande impegno da parte degli operatori. Li ringrazio perche’ solo uscendo dalla pandemia potremo riprendere a vivere in modo finalmente sereno!”, scrive Razza in un altro post.

Intanto a Ragusa, all’ospedale Civile dove è stato inaugurato domenica scorsa l’Hub vaccinale, si sono registrate file. Lo rileva l’associazione politica Ragusa in Movimento: “Ammassati fuori e al freddo. Tutti in piedi, nonostante le difficoltà di qualcuno. E senza il minimo distanziamento. Sono le scene che hanno caratterizzato ieri l’afflusso al centro hub vaccinale dell’ex ospedale Civile di Ragusa”. E’ quanto evidenzia il presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, sostenendo la necessità di una migliore organizzazione proprio per “evitare disagi in serie a chi risponde alla chiamata della vaccinazione. Ieri, nel sito in questione – aggiunge Chiavola – sono state infrante, secondo noi, parecchie regole rispetto alle prescrizioni a cui è necessario attenersi e questo non va bene. Tra l’altro, facendo riferimento all’esperienza del centro vaccinazione attivato all’ospedale Giovanni Paolo II, è possibile notare che in quel caso, al contrario, tutto era stato gestito con la massima attenzione. Probabilmente, è necessario mettere a punto ulteriormente la macchina. Ma speriamo che non debbano più registrarsi scene come quelle che abbiamo visto ieri e che, certo, non depongono a favore di chi si sta prodigando per far sì che la campagna vaccinale in corso possa essere espletata nella maniera più massiccia possibile, circostanza per cui, a prescindere, ringraziamo gli operatori sanitari e l’Asp nel suo complesso”.

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