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Il CdM riscrive i decreti immigrazione di Salvini. Il sindaco di Pozzallo: “Umanità e sicurezza, nessun rischio invasione”
06 Ott 2020 13:57
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera, a quanto si apprende, al decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i decreti Salvini. Lo si apprende mentre è in corso la riunione del Cdm. Il governo ha confermato l’impianto della bozza di decreto in materia di “immigrazione, protezione internazionale e complementare”.
Nel corso della discussione tra i ministri di M5s, Pd, Iv e Leu non si sarebbero registrate criticità particolari: passano così, come da accordo di maggioranza raggiunto a luglio, le norme che superano le multe milionarie alle ong e riformano il sistema dell’accoglienza introducendo tra l’altro il regime di protezione speciale. Il dl è stato approvato dopo neanche un’ora dall’inizio del Consiglio.
“Finalmente si arriva a qualcosa di concreto dopo un anno di discussioni sterili e inutili”. Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, saluta con favore il via libera del Cdm alle nuove norme in materia di immigrazione che di fatto cancellano i decreti Sicurezza dell’ex capo del Viminale, Matteo Salvini.
“Sono due grandi contributi alla costruzione di una società più giusta, umana e civile”, dice all’Adnkronos, spiegando che “finalmente si ripristina la legalità e si dà un valore vero alla parola ‘sicurezza’”.
Per il primo cittadino di Pozzallo che in passato aveva criticato aspramente il provvedimento voluto da Salvini, colpevole di “alimentare l’insicurezza”, le norme varate dal Conte bis vanno nella “giusta direzione”. Si ripristina la protezione umanitaria, si rinforza un po’ l’accoglienza diffusa, si dà più forza ai Comuni.
A Pozzallo, oltre l’hotspot, c’è anche uno Sprar, “una struttura che funziona benissimo con l’esperienza scuola-lavoro – sottolinea il primo cittadino -, molti extracomunitari sono inseriti nel mondo del lavoro in piena legalità. Subito dopo il decreto Salvini tanti sono dovuti andare via e chissà dove sono andati”.
Per il sindaco con le nuove norme “non c’è assolutamente nessun rischio di invasione” perché “le Ong, in base alle prime informazioni sul testo, hanno obbligo di comunicare salvataggi e operazioni allo Stato di appartenenza. Non è un controllo di polizia ma un modo per creare più legalità e sicurezza. Allo stesso tempo si tolgono le odiose sanzioni economiche alle Ong che facevano gridare allo scandalo”. Insomma secondo Ammatuna “non c’è nessuna apertura a un’immigrazione selvaggia ma, al contrario, si va verso un’immigrazione più controllata.
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