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EDUCHIAMOCI ALLA LIBERTÀ
22 Set 2011 09:25
Una Cattedrale di San Giovanni gremita ha accolto mercoledì sera la consegna e la presentazione del nuovo Piano Pastorale della Diocesi di Ragusa.
Educhiamoci alla Libertà: è questo il tema ispiratore sul quale S.E. il Vescovo Paolo Urso, in comunione con il consiglio pastorale diocesano, i direttori degli uffici diocesani e i consigli parrocchiali, invitano quest’anno la Comunità Diocesana a riflettere e a camminare insieme, dopo i 5 anni dedicati ai temi dell’ascolto, della relazione con Dio e con i fratelli, della celebrazione, della testimonianza della carità e del discernimento. Il documento è corredato del Calendario delle attività 2011-2012, e avanza alcune proposte diocesane: l’adorazione eucaristica come professione di libertà, la meditazione del libro dell’Esodo nei centri di ascolto della Parola, e specialmente la programmazione di un percorso di formazione a livello di parrocchie, uffici pastorali diocesani, associazioni, gruppi e movimenti, consulta delle aggregazioni laicali, che sono chiamate ad una “libera” alleanza educativa al servizio della Libertà.
“La libertà – ha sottolineato il Vescovo Paolo Urso – rappresenta il presupposto indispensabile di ogni azione umana educativa e rispettosa della dignità dell’uomo. Nessuna legge umana è in grado di assicurare la libertà dell’uomo quanto il Vangelo di Cristo affidato al messaggio della Chiesa. Il Vangelo è parola che libera l’uomo da ogni schiavitù.
Se vogliamo offrire una esperienza integrale della fede e della vita cristiana, dobbiamo muoverci su un terreno di libertà, perché solo comunità, donne e uomini liberi possono favorire scelte consapevoli e libere”.
Il Vescovo ha dunque chiesto agli uffici pastorali diocesani, alle associazioni, ai gruppi e ai movimenti, alla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali di promuovere nuove figure educative tra i laici, favorire la reciprocità tra famiglie, comunità ecclesiale e società, riconoscendo e sostenendo “il primato educativo della famiglia”.
Grande attenzione, inoltre, dovrà essere impegnata per attivare la conoscenza e la collaborazione tra catechisti, insegnanti e animatori di oratori, associazioni e gruppi. Non ultimo, resta il compito di aiutare le famiglie a interagire con i media in modo corretto e costruttivo, e mostrare alle giovani generazioni la bellezza di relazioni umane dirette.
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