Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
…SALDI, SALDI, SALDI, ANACRONISTICO CONTINUARE CON I SALDI!
05 Gen 2011 17:56
“In questi giorni tutti si sono spesi per promuovere i saldi dei saldi” è quanto dichiara Gianni Cerruto dell’Adiconsum.
E’ vero che tra promozioni, liquidazioni, stagione sommersa pre-saldi ne sono la testimonianza di un sistema obsoleto e poco “deontologico” fra i commercianti stessi, creando una disparità fra tutti consumatori, in quanto chi ha ricevuto la telefonata, il messaggio sms o e mail sono stati avvantaggiati ed hanno potuto comprare i capi in saldo in anteprima e spesso i migliori.
E’ tempo di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato e che i commercianti si misurino per la loro capacità imprenditoriale e non per normative di protezione varate decine di anni fa.
“L’Adiconsum vuole attenzionare i consumatori su alcune regole che valgono anche in periodi di saldi – continua Cerruto – in particolare: i negozianti sono tenuti ad accettare pagamenti con bancomat o carte di credito; si può cambiare la merce difettosa entro 2 mesi dalla scoperta del difetto; verificare che il prodotto esposto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio; diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo; sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale”, questi sono alcuni consigli che possono tornare utili ai consumatori che in questi giorni fanno la calca in negozi e centri Commerciali.
Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi all’Adiconsum, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani. (m.a.)
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