Accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per cercare di ridurre le liste d’attesa in sanità. L’accordo prevede di distribuire le risorse del 2024 per potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali. COSA PREVEDE L’ACCORDO L’intesa prevede un totale di 310 milioni di euro da distribuire alle diverse branche e province, con un aumento di 12 milioni […]
GRASSIA: “NON HANNO UNA STRATEGIA DI SVILUPPO!”
05 Gen 2011 17:52
E’ veramente stucchevole il momento che stiamo vivendo: vorremmo si trattasse di un set cinematografico ma, purtroppo, è la cruda realtà. A poco più di un mese dalla manifestazione nazionale, e di quindici giorni da quella degli stati generali provinciali, nessuna risposta concreta ci perviene dalla politica romana e palermitana. Berlusconi e Lombardo non hanno uno straccio di strategia per sostenere le imprese, il lavoro e lo sviluppo; continuando così, il 2011 sarà l’anno della desertificazione del tessuto imprenditoriale edile”.
E’ il presidente di Ance Ragusa, Giuseppe Grassia, a lanciare il primo monito dell’anno. “La Befana 2011 – afferma il presidente Grassia – consegnerà “carbone” al premier ed al governatore. Speravamo in qualche piccolo segnale, ma le nostre speranze sono state del tutto disattese. Aprendo la Gazzetta Ufficiale di fine anno, con stupore e rabbia, abbiamo appreso che, in barba a tutte le intese e le promesse del capo del Governo, sul decreto “milleproroghe” è stato tagliato (pare per volontà di Tremonti) il provvedimento che poneva un freno alla iattura del massimo ribasso per le gare d’appalto. Tutto ciò mentre sul fronte palermitano si continua a discutere e a decretare per aumentare l’esercito dei precari, illudendo ancora una volta i nostri giovani, e non si punta su misure di sviluppo e di lavoro vero”.
Una panoramica, quella fatta da Ance Ragusa, che lascia poche speranze per il futuro.
“Se non si interviene immediatamente – continua il presidente Grassia – qui rischia di saltare tutto e non possiamo permetterlo: il mondo delle costruzioni, quindi, rimane in stato di allerta e mobilitazione e cercherà in tutti i modi di incidere sulla rotta della “nave” che, oggi, con timonieri Berlusconi e Lombardo, punta verso l’iceberg, proprio come sul set del “Titanic”, che la farà affondare”. (c.c.)
© Riproduzione riservata