Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
PRECISAZIONI SULLE COMPETENZE
24 Mag 2016 14:47
Questa mattina, leggendo un articolo apparso su un noto quotidiano locale, abbiamo appreso che da circa una settimana è stata inviata al Dipartimento regionale acque e rifiuti una nota di sollecito da parte del settore Ambiente di Palazzo dell’Aquila, al fine di prorogare la vita dell’impianto di contrada Cava dei Modicani.
Nel comunicato stampa si legge anche, che il Comune di Ragusa è in <<pressing>> sulla Regione per la questione legata all’utilizzo della discarica di Cava dei Modicani.
La scrivente O.S. su tutto questo ha molto da ridire, uno, perchè le competenze di una eventuale proroga dell’attuale vita della discarica di Ragusa non sono da attribuire al Dipartimento regionale acque e rifiuti, ma bensì all’attuale Commissario del Libero Consorzio, Dott. Cartabellotta.
L’altra questione, riguarda il pressing sulla Regione, invece ci sembra tutto una farsa.
Non dimentichiamoci mai, che questa amministrazione comunale, per ben 2 anni consecutivi, in occasione della presentazione del piano triennale delle opere pubbliche, ha fatto bocciare con degli emendamenti ed approvati dall’attuale maggioranza in consiglio, la costruzione della 4a vasca.
Progetto rimasto nel cassetto da moltissimi anni, che ci avrebbe fatto risparmiare per l’avvenire decine e decine di milioni di euro, con una sostanziosa riduzione della tassazione locale sui rifiuti a carico di tuti gli utenti Ragusani.
Quindi, quale pressing nei confronti della Regione.
Quale sollecito nei confronti del dipartimento acque e rifiuti.
Soltanto un viaggio a vuoto a Palermo e una posizione del tutto ipocrita e ambigua, che attualmente non fa il bene della città e dei lavoratori.
Se non fosse stato in tutti questi anni per la forte lotta sindacale messa in campo dalla scrivente O.S., a quest’ora l’impianto sarebbe chiuso da un bel pò di tempo, i lavoratori sarebbero allo stato attuale tutti disoccupati ed i cittadini costretti a dover pagare un conto salatissimo per le scelte scellerate da parte dell’ amministrazione comunale di Ragusa, per una politica ambientale non corrispondente ai fabbisogni reali del territorio.
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