Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
L’ASP INTERVIENE SULLA VICENDA DELLA GIOVANE DONNA DECEDUTA PER COMPLICANZE DELLA GESTAZIONE
22 Giu 2016 10:07
La Direzione Aziendale comunica, con rammarico, che presso il P.O. di Modica è deceduta la paziente M.D.F. per complicanze insorte a seguito della sua terza gravidanza.
La Signora si è presentata per ricovero alle ore 16.00 del 17 giugno 2016 per rottura prematura delle membrane con liquido amniotico tinto di meconio alla 38° settimana. All’ingresso sono evidenti segni di parto iniziale ma purtroppo il feto non mostra alcuna attività cardiaca. L’esame ecografico, immediatamente eseguito, conferma la morte endouterina risalente almeno a 48 ore prima del ricovero.
Pur nella drammaticità della situazione, la Signora mostra una progressione del parto che, alle ore 19,50, porta alla espulsione del feto, che presenta ampie zone di macerazione cutanea e un nodo vero di funicolo. Alle ore 21 la Signora sviluppa segni di collasso e fame d’aria, modificazioni del sensorio, insieme a cospicue emorragie vaginali di volume crescente. La Signora va incontro ad arresti cardiaci ripetuti da cui viene recuperata con terapia rianimatoria e defibrillazione. Durante la degenza in Rianimazione la Paziente è intubata, viene sottoposta a dialisi, ed il circolo viene mantenuto farmacologicamente. Nonostante l’imponente supporto medico e un nuovo tentativo di arrestare chirurgicamente il sanguinamento, la signora decede infine martedì 21 giugno alle ore 16 circa. Durante tutto il percorso clinico le sono state trasfuse 27 unità di emazie concentrate, 38 unità di plasma e 4 unità di piastrine concentrate.
La Direzione esprime ai familiari, insieme ai medici curanti, i sensi del più vivo cordoglio.
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