TAMBERI, NON SARÀ A RIO 2016

Lesione del legamento deltoideo della caviglia sinistra, dovuta all’eccessiva pronazione del passo che ha portato allo strappo di alcune fibre del legamento anteriore della capsula. Questo è l’esito che pone fine al sogno olimpico di Gianmarco Tamberi. L’atleta azzurro, che proprio ieri sera a Montecarlo aveva siglato il record italiano del salto in alto a 2 metri e 39 prima di infortunarsi al secondo tentativo a 2.41, dice addio a Rio 2016. Ed è una notizia triste per tutto lo sport italiano, perché Gianmarco stava davvero vivendo un momento magico della sua carriera.

L’oro iridato conquistato questo inverno, quello europeo una settimana fa ad Amsterdam, e il risultato che l’aveva portato, proprio ieri, a battere per la prima volta due mostri sacri  come Bohdan Bondarenko e Mutaz Essa Barshim, i padroni per anni di questa specialità che restano comunque i favoriti per la corsa all’oro di Rio.

 

“Ora in questi giorni devo decidere se operarmi o no, commenta così l’azzurro.Più che arrabbiato sono dispiaciuto. Cosa dovevo fare? Non avrei potuto fare qualcosa di diverso. Dire che non avrei dovuto provare i 2.41 è da stupidi, non ha senso. Chi fa questo sport sa come funziona. Quando ti senti bene provi a fare il record, perché non sempre stai così bene. A un mese dall’Olimpiade, poi, arrivare a Rio dopo aver saltato 2.40 mi avrebbe dato una sicurezza diversa. Mi sentivo bene, c’era il pubblico tutto lì per me. Io in gara non mi sono mai fermato. Non puoi immaginare che vai a farti male. Poteva succedere a 2.20 come a 2.41″.

L’atleta azzurro ieri era uscito dallo stadio in barella, stringendosi la caviglia sinistra del piede di stacco.

Giuseppe Raciti

 

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