Il cinema della solidarietà e della pace conquista gli spettatori del Vittoria Peace Film Fest e XIX VideoLab Film Festival

Un altro mondo è possibile. Almeno a Vittoria. Il cinema della solidarietà e della pace conquista i numerosi spettatori che affollano la Multisala Golden, in queste giornate di metà dicembre. Eccezionale la partecipazione degli studenti. L’occasione è irrepetibile. Forse, unica. Due festival, il V Vittoria Peace Film Fest e il XIX VideoLab Film Festival, si tengono, in contemporanea, dall’11 al 15 dicembre 2017, mostrando delle opere cinematografiche di forte impatto narrativo. Il connubio dei due festival nasce dall’idea condivisa di mostrare il *Cinema del Reale*, attraverso uno sguardo indipendente e un linguaggio autoriale.
I festival sono stati presentati dai direttori artistici del Vittoria Peace Film Fest Giuseppe Gambina e Luca Gambina e dal direttore artistico del VideoLab Film Festival Andrea Di Falco.
La proiezione dei lungometraggi e dei documentari è curata dal Vittoria Peace Film Fest. La visione dei cortometraggi è opera del VideoLab Film Festival.
Il programma delle due manifestazioni ospita confronti e dibattiti sui diritti umani. Il giornalista Luciano Mirone ha curato un seminario dedicato agli “Insabbiati, i giornalisti siciliani uccisi dalla mafia e sepolti dall’indifferenza”. Nel corso dell’incontro, moderato dal segretario dell’Assostampa di Ragusa Gianni Molè, Mirone ha presentato il suo ultimo libro, “Il set delle meraviglie”. Un viaggio emozionante in una Sicilia che ha regalato film bellissimi a milioni di persone. Dalla *Terra trema* al *Gattopardo* di Luchino Visconti, da *In nome della legge* a *Divorzio all’italiana* a *Sedotta e abbandonata* di Pietro Germi, da *Stromboli, Terra di Dio *di Roberto Rossellini al *Bell’Antonio* di Mauro Bolognini, da *Salvatore Giuliano* di Francesco Rosi al* Giorno della civetta* di Damiano Damiani al *Padrino* di Francis Ford Coppola a *Nuovo Cinema Paradiso* di Giuseppe Tornatore, dal *Postino* di Massimo Troisi ai *Cento passi* di Marco Tullio Giordana. Di queste pellicole sono narrati i retroscena, gli aneddoti, le curiosità che nessuno conosce. Testimoni d’eccezione sono: la comparsa, il figurante, l’attore agli esordi, il pescatore, il contadino e altri personaggi incredibili. Il libro racconta i paesaggi immersi nella luce e i vicoli, le piazze, le fontane e gli scorci suggestivi di una terra scelta non a caso come set naturale per girare opere cinematografiche che hanno fatto sognare il mondo.
Nelle prime giornate del Vittoria Peace Film Fest sono stati mostrati tre film in concorso: *L’equilibrio* di Vincenzo Marra, *A Ciambra *di Jonas Carpignano e *Tanna* di Martin Butler e Bentley Dean. Il film di Marra racconta la storia di un sacerdote che per superare una crisi di fede chiede al vescovo di essere trasferito in un comune della sua terra. La pellicola di Carpignano, candidata all’Oscar, narra le vicende di una comunità Rom che vive a Gioia Tauro. *Tanna *è un lungometraggio ambiento tra i paesaggi incontaminati dell’arcipelago di Vanuautu, nel Sud del Pacifico. Un fiammeggiante *melò *che racconta l’amore contrastato tra Wawa e Dain.
Ieri sera il VideoLab Film Festival, in questa edizione ricca di nuovi sguardi, ha accolto, nella sezione *OltreCinema*, *L’ultimo Enea?,* una narrazione tra immagini e parole sul mito e sul dramma della migrazione, firmata dal regista Manuel Giliberti e dallo scrittore Gian Paolo Renello. Le voci recitanti sono state opera degli attori Deborah Lentini e Davide Sbrogiò. Un racconto audiovisivo, mostrato in anteprima assoluta, che ha incantato gli spettatori, suscitando commozione e autentica riflessione sul genocidio che si è consumato in questi anni nel Mare Nostrum.
La XIX edizione del VideoLab Film Festival ha mostrato i primi dodici corti che compongono la sezione dei *Cortometraggi Mediterranei:* *Non toccate questa casa *di Americo Melchionda, *Polis Nea* di Pierluigi Ferrandini, *19’35’’ *di Adam Selo, *L’altro figlio *di Dario Lanfranca, *Influx *di Luca Vullo, *El Hijo de Fatima *di Carlotta Piccinini, *Mary Mother* di Sadam Wahidi, *Sam *di Alberto Vianello, *Anna & Bassam *di Davide Rizzo, *Hoje Nao *di Mattia Petullà, *Volevamo fare u cinema *di Niccolò Gentili, *Terra sem males* di Enrico Masi.
Stasera sono in programma gli ultimi sei corti in concorso. *A fragments of a life in four scenes * David Aronowitsch, racconta la storia di un migrante che vive a Stoccolma con il fratello e la madre. Con una videocamera filma alcuna frammenti carichi di tensione della vita familiare.
*Un minutito *di Javier Macipe narra le vicende di Maria, una ragazza che passa le giornate cercando di raccogliere firme contro una legge considera ingiusta. Ma nessuno ha il tempo di ascoltarla. In* What god wants *di Michele Innocente, un ragazzo di origine araba, girovagando per le strade di Amburgo si imbatte in un senza tetto che chiede l’elemosina. È l’occasione per fare avvicinare mondi in apparenza distanti. *Nina *di Mario Piredda, è la storia di una famiglia che viaggia in macchina senza meta. *Fisolofia *di Nicola Palmeri, mostra una discussione filosofica tra pensionati. *Marelongu *di Francesco Giordano, racconta di un giovane migrante originario del Gambia, uno dei tanti minori non accompagnati sbarcati in Italia.
Stasera, sarà presente il regista Maurizio Nichetti, l’ospite d’onore dei due festival. Il cineasta, nel pomeriggio, nell’ambito del Vittoria Peace Film Fest, presenta la sua *Autobiografia involontaria. *Subito dopo viene proiettato un suo celebre film,* Volere volare.*
Il VideoLab Film Festival, ha omaggiato Nichetti mostrando una serie di corti inediti e introvabili interpretati dal cineasta: *Oppio per oppio*, *La cabina *e lo spot di Bruno Bozzetto; S*os* di Guido Manuli; *Gag Jazz* di Nichetti.
Stasera vedremo: *Carosello Aspirina Effervescente *di Edo Cacciari*; Campagna contro il fumo *di Bruno Bozzetto; *Gasad* di Nichetti e Manuli; *Soli in piazza *e* Le cauchemar d’un *inventeur girati da Nichetti.
Domani sera è prevista la cerimonia di premiazione del V Vittoria Peace Film Fest e del XIX VideoLab Film Festival.

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